Cosa perde la UE con l’uscita del Regno Unito

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Nell’applicazione della Brexit , ormai un fatto, quello che non è stato abbastanza approfondito è stato quello che è andato perso con l’uscita del Regno Unito dalla UE.

Statista ci aiuta con una semplice infografica che ci permette di fornire questi dati in modo visivamente valido per farvi comprendere cosa manca da oggi alla UE:

SI perde il 13% del PIL, il 15% del PIL ed il 12% della contribuzione netta. La contribuzione non è allineata al PIL, come dovrebbe essere, a causa delle clausole speciali ottenute a suo tempo da Margaret Thatcher grazie al “Rebate” , un accordo ad hoc che permetteva al Regno Unito di avere uno sconto sulla propria contribuzione all’Unione.

Comunque solo chi è in malafede può affermare che non ci sia stato un grave danno all’Unione dall’uscita del Regno Unito. Oltre i valori di caratteri monetario vi è anche il fatto di aver perso un collegamento essenziale con i paesi del Commonwealth, la comunità anglosassone che riconosce la Regina Elisabetta come Capo di Stato. Inoltre si perde un paese che, tradizionalmente, riusciva a combinare un’impostazione liberista con un welfare esteso, quasi la dimostrazione che questi due elementi possono convivere.

Johnson ha promesso “Un nuovo inizio”. Se sarà così si rischia che si moltiplichino le fughe dalla UE, e noi, sinceramente, auguriamo il massimo successo al leader britannico ed al suo popolo.

Antonio M. Rinaldi
 
@Rinaldi_euro

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