Editoriale
di Canio Trione – Economista
Tutti ne parlano ma alcuni punti fermi sembrano sfuggire : prima di tutto qui siamo di fronte ad una decisione di politica estera ed interna, molto complicata, importantissima, contrastata dai potenti veri di ogni parte del globo ma assunta dalla gente comune semplicemente, ma legittimamente⦠con un voto. Senza populismi o dirigismi… forse perchĆ© l’informazione funziona meglio che da noi…. certo ĆØ che hanno saputo e potuto dire la loro. Quindi una lezione di democrazia cui tutti hanno dovuto e voluto inchinarsi.
Secondo: ci hanno allarmato per mesi dicendoci che il āno dealā (cioĆØ la ipotesi di uscita senza preventivo accordo) sarebbe stato un disastro, il peggio che potesse capitare a tutti; ipotesi demonizzata da giornali e televisioni di tutte le parti; e invece lo si ĆØ fatto senza che il mondo sia caduto, nĆ© che ci sia stata la pur minima problematica. Per il futuro riprenderanno a parlarsi salvo fare poi ognuno quello che riterrĆ più opportuno. Quindi una lezione di disinformazione planetaria della peggiore specie.
Gli stessi che ieri cercavano di spaventarci con queste velate minacce continuano a farsi vedere in televisione e pontificano quasi non si fossero macchiati di nulla.Terzo : la Gran Bretagna riprende la libertĆ (se mai qualcuno pensasse che l’avesse persa) di fare trattati con chi vorrĆ e come vorrĆ . Un vantaggio mica da niente.. La cui sola riconquista e il cui solo riconoscimento rende l’uscita dalla UE una opzione ovvia e chiarisce che perdere questa libertĆ significa non poter fare i propri interessi e noi italiani abbiamo sentito sulla nostra pelle quanto costa. Inoltre riconoscere ad altri questo compito di stilare trattati internazionali ĆØ lāinverso della lezione di democrazia che abbiamo avuto dallāelettorato e dal sistema britannico; ĆØ cioĆØ un modo per riconoscere ad altri un potere dittatoriale su di noi.
Il fatto che sul continente nessuno pensa e dice queste tre ovvietĆ come si spiega? Ci hanno lavato il cervello oppure era giĆ in letargo??? Quale forza impedisce di indire un referendum anche da noi? Dāaltronde lāandamento delle cose economiche ha preso un verso negativo apparentemente ineluttabile; volere o volare si impone un cambio di rotta. Chi saprĆ farlo?