Analisi sull’epidemia covid-19 e sulle strategie di contrasto

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Dal fronte svizzero freddo delle terapie intensive, il dr Ceruti ci invia una analisi dei dati sul COVID-19.

Riportiamo le conclusioni della nota, che consigliamo di leggere a tutti i livelli, oltre qualche spina polemica di troppo, in gioco le strategie di gestione dell’emergenza COVID-19 da cui dipendono i destini degli Italiani, dell’Italia e non solo:
“Sembra che nel 2020 il mondo abbia scoperto che con il freddo ci sono le sindromi para-influenzali, di queste si muoia e che muoia soprattutto la popolazione più anziana e già malata. Come tutti gli anni. A noi il compito di rimanere con i “piedi per terra”, di continuare il nostro lavoro come fatto costantemente tutti gli anni, tutti i giorni, con le normali precauzioni come tutti gli anni, obbedendo a quanto ci viene chiesto ma offrendo a tutti la lettura delle referenze sui dati principali, in particolare: – Istituto Superiore di Sanità italiano. 

I dati recenti dimostrano una fortissima prevalenza della mortalità per positivi a COVID-19 in particolare nella Pianura Padana e in particolare in Lombardia, su cui si è ragionato in merito al possibile ruolo dell’inquinamento nell’eziopateogenesi della malattia grave da COVID-19 https://www.corrierenazionale.net/2020/03/14/effetto-del-corona-virus-sullinquinamento/

I dati per le altre regioni sono nelle medie della mortalità per le influenze stagionali.

Di rilievo sono anche i dati sulla prevalenza del COVID nella popolazione di un comune campione Veneto che ci da il 50/75% dei casi asintomatici  che vanno immunizzandosi e che se riuscissimo ad avere a breve un titolo anticorpale specifico delle IGG e delle IGM potremmo anche rimandare a lavorare gli immunizzati non contagiosi (magari facendo in ogni caso il tampone ai positivi agli anticorpi).

In una partita così grande ci si domanda che senso ha risparmiare sulla diagnostica sulla popolazione. Fortunatamente il Veneto e la Toscana e l’Emilia Romagna stanno spingendo sulla diagnostica di massa integrata del titolo anticorpale e dei tamponi alla ricerca del COVID.19.
Abbiamo discusso le criticità di alcune strategie OMS in merito ai numeri e alle statistiche disallarmanti che pare non abbiano raggiunto il risultato.

Nell’emergenza che colpisce la Lombardia a cui va assicurata tutta l’aiuto a tutti i livelli, in particolare sui sistemi di rianimazione, c’è da mobilitare tutte le forze scientifiche per trovare risposte terapeutiche e di contenimento dell’infezione virale da COVID-19 che è di fatto altamente aggressiva, ma che fortunatamente nella stragrande parte della popolazione è qualcosa di simile ad un raffreddore come si evince dai dati ISS regionalizzati dell’ISS

Vengono segnalati numerosi modelli di supporto alla prevenzione delle complicanze da COVID-19 che mirano ad aumentare la coerenza nel sistema difensivo e immunitario. Alcuni risultati utili nella lotta ai virus dell’apparato respiratorio, che possono dare febbre e sintomi da raffreddore e influenzali che possono precipitare in polmoniti interstiziali gravi e letali, vengono da dispositivi di lotta elettromagnetica che sembrano efficaci a contrastare raffreddori e sindromi influenzali. Sarebbe prezioso testare queste tecnologie di contrasto elettromagnetico ai virus. Se ne è discusso a COHERENCE2020 il 12 marzo. 

Sarebbe bene liberare le forze scientifiche bloccate a casa dai decreti di emergenza. E’ urgente lavorare per trovare nuove soluzioni. Il Genio Italico, nelle fabbriche, nei centri dei ricerca pubblici e privati, può essere decisivo nella partita…E’ il caso di farlo scendere in campo a giocare per vincere la partita contro il COVID 19.

Vincenzo Valenzi
www.cimb.me

Nota: deceduti “e” positivi.

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