“Arte-Diritto-Terra” Intervista a Luisa Guarracino

Arte, Cultura & Società

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Intervista di Fedele Eugenio Boffoli, de Il Corriere Nazionale, a Luisa Guarracino

TRIESTE – Luisa Guarracino, personalità eclettica, avvocato cassazionista-economista ed esteta, europrogettista, ideatrice ed organizzatrice di eventi culturali, esperta in Proprietà Intellettuale, rappresentante presso U.A.M.I. Alicante – Spagna – UIBM, consulente e mandatario legale, esperto in tecniche di risoluzione dei conflitti, docente formatore, esperta di comunicazione; ideatrice del Valle d’Itria International Film Festival e di varie Opere Artistiche, tra cui il Laboratorio artistico sulla Pace, premiato in Expo a Milano per Alto valore scientifico e culturale, con il patrocinio di quattro Accademie italiane, opera a cui è molto legata, ce ne parla?

<<Permettimi di ringraziare te ed il Giornale per l’opportunità di raccontare di me qualcosa; grazie. Mi congratulo per aver colto con sensibilità grande e sintetizzato l’enorme lavoro che ho svolto nella mia Vita. Ri-guardandomi dal di fuori, oggi, posso dire che la mia personalità o Vita è Creativa o intuitiva ed ispirata. Mi spiego; leggendo il titolo per l’articolo, d’impeto l’idea che svela la direzione delle mie attività. Il titolo così bello ovvero “Arte-Diritto-Terra” potrebbe trasformarsi in “A.R.T” ossia Arte-Right-Terra; in alternativa  Diritto Economia Artista e Avvocato ovvero D.E.A.; ma l’acronimo che ne vien fuori è troppo egocentrico; ed io sono persona semplice. Il Laboratorio Artistico per la realizzazione di opere iconografiche sul Tema della Pace è Opera ideata da me nel 2013 e depositata alla sezione opere inedite O.L.A.F. della S.I.A.E.. Essa è il frutto del mio percorso personale e professionale; identifica la propensione a comporre alla sintesi ovvero alla pacificazione in ogni ambito sociale e culturale. Fa parte del mio testo letterario “Azioni per la comunicazione della Cultura della Pace”, depositato presso i Pubblici registri, in cui individuo molte azioni-opere per divulgare le forme di pacificazione ed integrazione usando in maniera consapevole e responsabile l’Arte e le I.C.T. (Tecnologie dell’informazione e della comunicazione), strumento indirizzato principalmente ai centri di formazione ed addetti ai lavori, artisti ed indotto, al fine di risvegliarne le coscienze loro sulla responsabilità sociale dell’Arte. L’Opera si rivolge anche ai non addetti ai lavori come forma di alfabetizzazione culturale ed artistica sull’uso delle ICT; queste ultime oltre che come mezzi di informazione-formazione possono trasformarsi in manifestazioni artistiche, affinché la Comunicazione sia appunto etica e responsabile.>>

La sua storia inizia molti anni fa quando decide di fare il magistrato e a un concorso, presso l’Hotel Ergife di Roma, il 22 maggio del 1992, incontra Francesca Morvillo, magistrato e vittima di mafia. Un incontro che le ha cambiato la vita…

<<Nel 1992, A Roma presso l’Hotel Ergife, ove si svolgeva il concorso per la Magistratura, conobbi la Consigliera Magistrata D.ssa Francesca Morvillo, che all’epoca non riconobbi come moglie del grande Magistrato ed Eroe, Giovanni Falcone. Mi rivolsi a lei per delle precisazioni sul concorso, in quanto parte della Commissione per gli esami de quo. Mi disse poche parole; nessun segreto di Stato. Mi vide la fede al dito; mi chiese se fossi sposata; le risposi di sì. Mi rispose “tuteli la Vita che ha creato ovvero suo figlio”. Furono parole della GRANDE DONNA ad una piccola donna. Rientrata a casa, mentre guardavo il telegiornale, riconobbi il Volto della Donna. Era Francesca Morvillo, Eroina, morta nella strage di Capaci, il giorno seguente il ns. breve scambio di parole sulla Vita. Il 23 maggio del 1992, decisi, allora, che non avrei più coltivato il percorso per la Magistratura.>>

La Pandemia di questi mesi, oltre ad aver compresso libertà costituzionali, con riflessi in campo economico, legale e giudiziario ecc., ha messo in luce i limiti della nostra società, del nostro stile di vita, un vaso di Pandora che, per effetto del virus, si è fatalmente svuotato, ma anche un’opportunità di cambiamento…

<<La Quarantena imposta dalla Pandemia, in realtà ha confermato la direzione cosiddetta “autistica” verso cui si indirizza “l’Umanità”. Il termine per definizione indica un periodo di tempo di allontanamento del SINGOLO MALATO a tutela di interessi superiori ovvero la Tutela della Salute pubblica. In realtà, in molti casi, essa è stata purtroppo equivocata come “autotutela” del singolo contro l’ALTRO”. Il singolo individuo SANO allontanava l’altro in quanto possibile untore; difatto il c.d. distanziamento sociale è processo in atto da tempo; ed è intenzionale. Tutti abbiamo verificato i comportamenti disumani di questi giorni: morte della comunicazione verbale, della socializzazione, nell’unico interesse verso la tutela individuale. Il distanziamento sociale è la definizione del processo di allontanamento sociale verso l’autismo collettivo ovvero perdita della socialità; fine dell’umanità. Gli individui “chiusi” nelle proprie abitazioni che comunicavano esclusivamente con le ICT ovvero virtualmente; e si allontanavano reciprocamente.>>

Siamo sul crinale di una grande trasformazione, globale, con enormi conflitti geopolitici che rendono inevitabile un’urgente assunzione di consapevolezza delle popolazioni, per una migliore cura dell’ambiente, per una maggiore giustizia sociale, per la pace…

<<La trasformazione globale è in atto da decenni ed avviene in ogni campo o settore umano. La terza guerra mondiale e successive sembrerebbero in atto; guerre batteriologiche che non prevedono Stati, milizie nazionali; sono conflitti mondiali. I virus non si fermano dinnanzi ai confini geopolitici. Si possono controllare esclusivamente rafforzando la responsabilità degli addetti ai laboratori scientifici; adottando normative mondiali ed attuando rigidi controlli e protocolli. Debellato il Coronavirus, scoperto il vaccino, certamente un nuovo virus impedirà la Vita; e via dicendo. La pandemia in atto coinvolge gli addetti ai lavori, i laboratori e le imprese farmaceutiche. L’intervento Etico Mondiale globale si impone ed è improcrastinabile. Rendere consapevoli le popolazioni si può attraverso il processo di Alfabetizzazione che è indispensabile in ogni momento. Oggi, si impone l’alfabetizzazione sull’utilizzo etico delle ICT. Le ICT hanno abbattuto i confini geopolitici imponendo l’attenzione Mondiale sulla normazione delle medesime. Con esse i Cittadini di tutto il Mondo sono diventati formatori-informatori; giornalisti-lettori; portatori di contenuti buoni-cattivi; creativi-distruttori. Il punto nodale è questo: quali contenuti si possono divulgare? E’ necessario intervenire ovvero normarne l’uso per “trasformare il “Contenitore in Contenuti”. Di tanto parlo nel testo che ti indicavo all’inizio dell’intervista; per es. ho ideato un concorso per utenti di FB; ecco il punto è proprio di insegnare che anche il semplice post è, e deve essere, comunicazione di contenuti etici. A tal proposito, già nel 2014, ho edito e depositato Opera per la trasformazione delle ICT in strumenti di Comunicazioni di Azioni pacifiche, di atti sintetici, e favorevoli alle integrazioni; si tratta di documento etico-normativo che utilizza tra i molti linguaggi anche l’Arte.>>

L’Arte è alla base della nostra tradizione culturale, compreso quello stesso Diritto Romano di cui siamo i lontani eredi, ma come è possibile risvegliarla?

<<Premetto che ritengo che la prima forma opera d’Arte è la Vita, intesa come unione tra uomo e donna con forza creativa. L’Arte, intesa come creazione ed interpretazione, è da sempre nel mio DNA. Ho coltivato gli studi artistici, ininterrottamente. Nel 2009, avendo intuito la crisi i cui versava la professione forense, ho diversificato le mie attività occupandomi di Arte anche in qualità di Artista. Ho fondato l’associazione culturale V.I.A., di seguito VIA Made in Italy che si occupa anche di alfabetizzazione e divulgazione artistica. Nel 2013 ho ideato e realizzato il Valle d’Itria International, primo ed unico festival del settore che oltre alla settima arte, ha introdotto la letteratura, la musica, l’Arte contemporanea e le religioni al fine di creare sinergie. Ritenevo e ritengo che il settore economico trainante del futuro sarà appunto l’ambito artistico; un nuovo Rinascimento ci aspetta. Già dal 2012 sostengo che essa sarà risvegliata attraverso le ICT che ne rafforzeranno anche la responsabilità sociale.>>

La tecnologia è sempre più presente (internet, piattaforme social ed e-commerce, telefonia, applicazioni, ecc.), anche nell’arte, ma può costituire un pericolo per la Persona e per i suoi dati sensibili, proprio poiché gestita per profitto da pochi, con scarse protezioni e non regolamentata; non pensa all’urgenza di un manifesto planetario, etico, o protocolli di intesa a difesa dell’Umanità?

<<L’approfondimento di ogni campo culturale, attraverso formazione studi, dunque con acquisizione di competenze, mi portavano ad interessarmi anche di I.C.T.; intuendo in anticipo la portata innovativa delle medesime. Nel 2007, mi dotai di pec; pur se non obbligatoria. Il festival è dotato di piattaforme digitali per acquisizione delle opere filmiche. Come ti dicevo sono autrice del testo o documento finalizzato a rendere etiche, ossia responsabili, le nuove tecnologie informatiche. Con esse ogni individuo è giornalista-lettore, formatore informatore, autore-distruttore. Il documento tende ad alfabetizzare sull’importanza delle comunicazioni attraverso le ICT puntando proprio sull’utilizzo consapevole delle medesime, attraverso l’adozione di contenuti etici. In tale ambito grande importanza riveste l’Arte che può e deve diventare espressione artistica anche individuale e collettiva.>>

Quali i suoi prossimi impegni?

<<A breve lascerò la professione forense, e spero di poter proseguire le attività artistiche con contenuto Etico; salute permettendo… sono vittima di forma di grave paralisi muscolare e lasciata sola; anche nelle mie attività di cura. Grazie per la possibilità offertami di “dire di me”; grazie di cuore.>>

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