I calciatori americani possono inginocchiarsi in campo durante l’inno

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La federazione toglie il divieto che era stato introdotto nel 2017. “Lo sport è una potente piattaforma volta al bene e noi non abbiamo usato la nostra piattaforma in modo efficace come avremmo dovuto” 

© Kevin C. Cox / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / AFP
– Megan Rapinoe inginocchiata durante l’inno prima di Usa-Olanda nel 2016

La Federazione del calcio Usa ha deciso di abrogare il divieto di inginocchiarsi in campo durante l’inno nazionale, sull’onda delle proteste contro il razzismo scatenate dalla morte dell’afroamericano George Floyd, ucciso dalla polizia a Minneapolis. Su richiesta del presidente della Ussf (United States Soccer Federation) Cindy Parlow-Cone, il board si è riunito in video conferenza votando la cancellazione del divieto deciso nel 2017 dopo che Megan Rapinoe si è inginocchiata per manifestare il suo sostegno alla protesta contro il razzismo di Colin Kaepernick.

 
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©  Afp
 Colin Kaepernick

“Lo sport è una potente piattaforma volta al bene e noi non abbiamo usato la nostra piattaforma in modo efficace come avremmo dovuto. Possiamo fare di più anche su questa specifica questione”, si legge nella nota delle Federcalcio Usa. “Spetta a loro, ai giocatori, e lo sarà andando avanti, decidere come usare al meglio le loro piattaforme per combattere ogni forma di razzismo, discriminazione e diseguaglianza. Siamo qui per i nostri giocatori – prosegue la nota – e siamo pronti a sostenerli nel loro impegno per raggiungere giustizia sociale”.

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