La società del Bari e Vivarini vicini ai saluti

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Eppure prima della finale di Reggio Emilia, sembrava che l’avventura tra Vivarini ed il Bari dovesse proseguire senza intoppi. Ed invece, a quanto pare, la disfatta in terra emiliana, la mai digerita capacità di gestire il gioco ed il risultato, ed il gioco quasi mai convincente, le strade sembrano volersi dividersi per identità di vedute diverse.

La proprietà non vedrebbe di buon occhio le richiese del tecnico che vorrebbe dire la propria sul mercato perché, a quanto sembra, vorrebbe sfoltire la rosa, renderla più giovane e soprattutto vorrebbe innestare giocatori più funzionali al suo progetto tattico che prevede ritmo e propensione offensiva. Ed il Bari attuale aveva caratteristiche differenti, sicuramente aveva un tasso tecnico elevato ed una discreta fisicità, ma a causa dell’età media media avanzata ha reso il gruppo più statico e più votato alla ricerca della giocata del singolo piuttosto che del collettivo, tanto che ritmi hanno spesso segnato il passo ed è mancata talvolta la continuità d’azione, così come recita la Gazzetta del Mezzogiorno.

Vivarini ha il bisogno di esprimere le proprie idee calcistiche e di dire la propria sul mercato che sta per aprirsi, ma è risaputo che l’area tecnica barese, che si ispira a quella napoletana, conduce il mercato in autonomia condividendo le richieste dell’allenatore in base a precisi parametri che non sempre, invece, collimano con quelli del tecnico. E non sarà un caso che le tecniche di ingaggio dello scorso anno abbiamo previsto alcuni contratti a lungo termine, sia per cercare la promozione diretta, sia, soprattutto, per avere tra le mani una rosa pronta anche per il torneo successivo.

E questo progetto, di fatto, non può essere smantellato. Per questo c’è il rischio di separazione tra Vivarini e la società biancorossa, ma non ci sarà, eventualmente, rottura in quanto l’allenatore è vincolato al Bari per un’altra stagione, e se dovesse optare per una separazione consensuale, dovrà essere sottoposto al pagamento di una penale.

Nel frattempo, tuttavia, la società si sta guardando attorno per trovare altre soluzioni. In settimana, comunque, De Laurentiis insieme al suo staff dirigenziale, si confronterà con il tecnico per capire realmente le intenzioni.

La Gazzetta del Mezzogiorno cita due possibili profili di allenatore: Baroni e Scienza e, a quanto pare, piacerebbe molto l’innesto di un personaggio “idolo” della tifoseria, Igor Protti, a cui verrebbe affidato un incarico ben preciso.

 

Massimo Longo

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