Bari – Aspettando Auteri il nuovo Bari con Romairone dà i primi segni di vita

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I tifosi non ne potevano più. Avevano la necessità e l’impellenza di avere notizie dalla società che ultimamente si era mostrata troppo silente per i loro gusti. E così, ieri, i primi vagiti del nuovo corso sono arrivati con le prime ufficialità. Giancarlo Romairone, 50enne DS genovese, ha sottoscritto un contratto biennale col Bari. Il nuovo direttore sportivo barese con un trascorso da attaccante, ha avuto i suoi “acuti” professionali con la Pro Vercelli contribuendo a portarla in B dopo molti decenni, poi ha avuto esperienze a La Spezia, a Carpi e a Verona sponda Chievo. Va da sé che, conseguentemente, la società di De Laurentiis, nel dare il benvenuto a Romairone, si è congedata con Matteo Scala che è sbarcato a Napoli come team manager. Commovente il suo saluto alla piazza barese sul suo profilo facebook.

Romairone, tuttavia, stava già lavorando sottotraccia col Bari, ora il lavoro prenderà corpo alla luce del sole a cominciare dall’ufficializzazione di Gaetano Auteri e con la conseguente conclusione professionale con Vincenzo Vivarini che, nonostante un altro anno di contratto, ha alzato troppo l’asticella delle pretese in relazione al budget messo a disposizione dalla famiglia proprietaria del club.

Il primo lavoro che aspetta il nuovo DS, dunque, sarà quello di trovare un accordo amichevole con Vivarini per la rescissione del rapporto evitando, così, l’antipatico esonero così da lasciare libero il tecnico abruzzese di accasarsi dove verrà richiesto, perché di richieste non gli mancano.

Data per scontata la panchina di Auteri che nelle prossime ore sarà a Bari per prendere confidenza con le strutture e con la dirigenza, un altro grosso lavoro attende Romairone: di concerto con l’allenatore siciliano, si dovrà discutere di mercato, cercando di salvaguardare quanto più possibile della rosa attuale anche se, al momento, il Bari non può permettersi di acquistare nessuno in quanto ha con sé ben 24 giocatori quando – si sa – è previsto avere un massimo di 22 giocatori, pertanto come prima cosa occorrerà cedere qualcuno che non sia funzionale al progetto tecnico, poi occorrerà capire se la vecchia guardia, ovvero quelli che lo scorso anno son arrivati a Bari da categorie maggiori (A e B), siano ancora spinti dallo stimolo di proseguire l’avventura perché il rischio concreto è quello di vederli giocare svogliatamente, un altro anno in C è duro da digerire per tutti, ed infine bisognerà valutare quali saranno gli innesti da inserire, forse il lavoro più delicato considerate le ambizioni societarie. Insomma, tutte le operazioni verranno valutate con Auteri.

 

Massimo Longo

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