Il decreto per creare la newco per il rilancio è stato inviato ai ministri competenti, spiega la titolare dei Trasporti Paola De Micheli. Fra gli obiettivi lo sviluppo di un piano ambizioso in cinque anni e la salvaguardia dell’occupazione
La newco di Alitalia è in pista di decollo, con il decreto per la costituzione della nuova società che “è stato inviato in questi giorni ai ministri competenti”. A fare il punto sul rilancio della compagnia è, in audizione alla commissione Trasporti della Camera, il ministro Paola De Micheli.
Fra gli obiettivi la salvaguardia dell’occupazione
La nuova Alitalia opererà “in assoluta discontinuità”, “anche intervenendo sulla contrattualistica commerciale” e sarà prima di tutto “chiamata a predisporre e attuare dei progetti di sviluppo in grado di assicurare la competitività, secondo le regole di mercato, attraverso nuove alleanze e partnership, e salvaguardando al contempo i livelli occupazionali”, ha spiegato il ministro.
Lo Stato e la ricerca di un partner
Lo Stato, da parte sua, “non intende immaginare una compagnia aerea che in un tempo illimitato continuerà a essere di esclusiva proprietà” pubblica. “Una volta realizzata la fase iniziale del piano industriale, ci saranno le condizioni per poter accedere sul mercato delle compagnie aeree alla possibilità di costruire alleanze, sinergie, oltre che eventuali compartecipazioni”, ha continuato De Micheli in audizione.
“Nella norma di costituzione della newco abbiamo previsto sia la partecipazione a gara che la trattativa privata” per la ricerca del partner industriale, ha precisato, precisando anche che di non avere “nessuna notizia di richiesta dalla Commissione europea di privatizzare”. “Non esiste nessuna lettera o comunicazione formale o informale su questo tema ma esiste un nostro ragionamento nelle linee guida – ha detto il ministro dei Trasporti – migliore sarà la condizione di partenza della newco, più sarà capace di realizzare linee guida e strategie e più sarà appetibile”.
La nuova Alitalia dovrà così “realizzare un piano ambizioso con un arco di sviluppo di cinque anni, quando ragionevolmente la ripresa del settore sarà realmente compiuta” e lo farà dopo un dei mesi in cui c’è stato, “abbiamo avuto, nonostante la situazione di liquidità molto complicata legata al lockdown” un incremento “importante” dei voli.
Rimane tra l’altro aperta la collocazione della compagnia nello scacchiere delle alleanze internazionali della compagnia. Sul tema, “attualmente l’amministrazione straordinaria non ha particolari vincoli”, ha precisato il ministro; c’è “un accordo con SkyTeam che può essere risolto in maniera rapida e semplice nel momento in cui si decida di farlo”, ha concluso De Micheli.