I duchi di La Rochefoucauld costretti a vendere il castello di famiglia

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Nessuno degli eredi ha voglia di occuparsi della complessa gestione del maniero, che è sul mercato per 2,8 milioni di euro 

© AFP – Il castello di Verteuil

AGI – Tempi duri per i celebri castelli francesi, simbolo della ‘grandeur’ e della storia millenaria di rinomate famiglie nobili: in assenza di un erede pronto ad assumerne la gestione, quella dei La Rochefoucauld è costretta a vendere il castello di Verteuil, nei pressi di Angouleme, nel dipartimento della Charente. “A due ore da Parigi, non lontano dal collegamento stradale Bordeaux-Parigi, nel cuore di un paesaggio collinare e bucolico è in vendita una proprietà di eccezione, un magnifico castello del XI secolo, uno dei più maestosi del Poitou-Charente” si legge nell’annuncio di vendita. E il prezzo (2,8 milioni di euro) non sembra neppure stellare considerando il maniero.

Una decisione sofferta dettata non da problemi finanziari ma dall’impossibilità a trovare un erede all’interno della stessa famiglia, disponibile a farsi carico della complessa e costosa gestione. Finora il castello, rimaneggiato durante il Rinascimento, di proprietà dei La Rochefoucauld da più di mille anni è sempre rimasto tra i beni ereditari con il titolo ducale. Si è ‘salvato’ per l’ultima volta grazie ad un matrimonio tra cugini, ma ora non ci sono più eredi in grado di prendere il testimone e continuare a scrivere una nuova pagina di una storia millenaria.

La travagliata vicenda di Verteuil non è un caso isolato: secondo agenzie immobiliari specializzate in beni di lusso citate da Le Figaro, al momento in Francia circa 1.500 castelli sono in vendita, tra cui di recente quello di Dampierre e Pontchartrain, nella regione delle Yvelines, nell’hinterland parigino. “È la prova dell’immensa difficoltà, anche per le storiche e grandi famiglie francesi, a mantenere il patrimonio nelle loro mani in un’epoca contemporanea” ha sottolineato il quotidiano d’Oltralpe. “Il peso della storia non compensa più il peso del carico della gestione. Gestire un monumento richiede energia e abnegazione: una filosofia di vita che seduce sempre meno le giovani generazioni”, ha riferito Olivier de Lorgeril, presidente delle Dimore storiche di Francia, associazione che rappresenta proprietari e manager di 3 mila monumenti stori

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