Roland Garros, dopo il ballo dei debuttanti italiani ecco il tango argentino

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Martina Trevisan e Jannik Sinner eliminati ai quarti. Schwartman e Podoroska sbarcano in semifinale per far sognare un intero Paese

Diego Schwartzman, Roland Garros

È finito nella tarda serata di martedì il ballo dei debuttanti italiani al Roland Garros. Martina Trevisan e Jannik Sinner hanno abbandonato il torneo parigino ai quarti di finale dopo essere stati sconfitti, con onore, da avversari più forti. Ma anche dopo essere riusciti, fino all’ultimo punto, a rimanere sotto i riflettori puntati sulla terra rossa del campo centrale.

La tennista fiorentina non è riuscita a opporsi alle cannonate di Iga Swiatek, polacca classe 2001, capace già di eliminare la numero uno del mondo, Simona Halep. Il tennista altoatesino ha invece accarezzato l’idea di poter eliminare, o almeno dare molto fastidio, a Rafael Nadal, re incontrastato della terra rossa parigina da oltre un decennio.

I due sono scesi in campo cercando di non pensare al freddo sceso sul Philippe Chatrier dopo una lunga giornata d’attesa a causa dell’interminabile maratona Schwartzman-Thiem. “Giocare con questo freddo non fa bene al corpo”, dirà il maiorchino prima di lodare l’avversario. “Grande talento, colpisce con tanta forza e ha grande velocità”.

Il rammarico per il tennista azzurro è quello di non essere riuscito a strappare almeno un set all’avversario visto che, per almeno un’ora e mezzo, l’equilibrio ha regnato sovrano in campo e le occasioni non sono certo mancate. “Non ho ancora vinto niente”, dirà Sinner al termine della partita a chi tessera’ esageratamente le sue lodi. “Vediamo tra 12 mesi dove saro'”. Tutto vero, certo, ma resta difficile non ipotizzare un futuro da ‘top ten’ per il 19enne di Bolzano. Modestia (sua) ed esaltazione (nostra) a parte.

Ora, senza altri rappresentati del tricolore, il ballo parigino si va trasformando in un tango passionale. Quello portato in campo dagli argentini Schwartzman e Podoroska, approdati entrambi in semifinale e pronti a far sognare un’intera nazione che gia’ conta di rivivere i fasti di Vilas e Sabatini, Nalbandian e Suarez, Del Potro e Gaudio.

Il piccolo tennista di Buenos Aires, 170 centimetri di altezza, ha superato Dominic Thiem dopo 5 set, 3 tie-break e un intero, lunghissimo, pomeriggio di gioco. Schwartzman continua cosi’ il suo momento di gloria dopo la finale raggiunta a Roma grazie anche al successo su Nadal. I due si incontreranno per la rivincita venerdì per giocarsi, in un’altra semifinale ancora piu’ prestigiosa, l’accesso alla finale dell’ultimo Slam dell’anno. Ad attenderli, a meno di grandi sorprese, uno tra Djokovic o Tsitsipas.

La Podoroska, nata a Rosario nel 1997 da una famiglia originaria dell’Ucraina, sta giocando un torneo perfetto. Numero 131 del mondo, sconosciuta ai piu’, frequentatrice di Challenger e qualificazioni, sta convincendo addetti ai lavori e non. La sua avversaria nel penultimo atto del torneo sarà la giustiziera di Trevisan, Iga Swiatek, l’altra sorpresa di quest’edizione.

Per una di loro si aprirà la possibilità di continuare a ballare, sognando la conquista di un trofeo che, date assenze o eliminazioni precoci, potrebbe essere davvero alla loro portata. Kenin o Kvitova, permettendo. 

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