“Abbiamo lavorato tutta l’estate per rendere la scuola un posto sicuro. In Francia e Germania ci sono più contagi ma le scuole restano aperte”, afferma la ministra
“In queste ore c’è un assalto alla scuola e questo non può fare altro che ledere il diritto all’istruzione”. Passa al contrattacco il ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, che dopo la decisione del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, di chiudere gli istituti di ogni ordine e grado si scaglia in un’intervista a Repubblica contro la politica frammentata del contenimento dei contagi che incide su un ambito già duramente provato.
“E’ un attacco che viene da tutti coloro che non riconoscono che quest’estate la comunità scolastica era a scuola con il metro in mano a misurare, mettere la segnaletica per mantenere il distanziamento, creare orari scaglionati” dice Azzolina, “e che tutto questo ha funzionato perché nelle scuole ci sono pochissimi focolai. Se ci sono problemi fuori dalle aule a pagarli non sono non possono essere gli studenti”.
Quanto alla mossa di De Luca, secondo il ministro si è rivelato un boomerang. “Credevano di poter chiudere le scuole vanificando l’immenso lavoro fatto quest’estate e gli stessi sacrifici dei ragazzi senza che ci fosse alcuna reazione. Ma hanno trovato un intera comunità fatta di docenti, personale scolastico, famiglie, studenti pronta a parare”. “La scuola” chiosa il ministro, “ha già sofferto nei mesi scorsi, in questo momento dovrebbe essere l’ultima a chiudere. Se avessi migliaia di focolai nelle scuole e potrei capire, ma non è così. In Francia e in Germania ne hanno di più e restano aperte”.