Addio a ALee Kun-hee, il re della SamsungĀ 

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Aveva 78 anni ed era in ospedale da sei anni in seguito a un infarto. Uomo piĆ¹ ricco e potente della Corea del Sud, trasformĆ²Ā la ‘chaebol’ in un colosso mondialeĀ di tv, elettronica e smartphoneĀ 

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Ā© Ā AFP –

AGI – Addio a Lee Kun-hee: l’artefice del boom di Samsung Electronics, di cui era ancora presidente, si ĆØ spento a Seul all’etĆ  di 78 anni. Era ricoverato in ospedale da sei anni in seguito all’infarto patito nel 2014.

Un’ascesa irresistibile

LeeĀ Kun-heeĀ eraĀ l’industrialeĀ piĆ¹ ricco e potente dellaĀ CoreaĀ delĀ Sud, con unĀ patrimonioĀ personale stimato inĀ 18 miliardi di euro,Ā eĀ haĀ trasformato un gruppo partito con la produzione dei ‘noodles’, gliĀ spaghettiĀ asiatici, nel primo produttore mondiale diĀ smartphoneĀ e chip di memoria. Nel 1987 aveva ereditato dal padre la presidenzaĀ di quella che era giĆ  laĀ grande conglomerata a conduzione familiare (‘chaebol’) del Paese ma che lui ha portato a una dimensione globale perĀ elettronica, telefonia cellulare, televisoriĀ e microprocessori, un conglomerato che spazia finoĀ all’ediliziaĀ e alle assicurazioni e cheĀ da soloĀ valeĀ un quinto delĀ PilĀ e delle esportazioniĀ della Corea del Sud. Lee solo raramenteĀ lasciava ilĀ suo complesso privato nel centro di Seul per raggiungere il quartier generale della compagnia al punto che eraĀ stato soprannominatoĀ il “re eremita”.

Il boom delle ‘chaebol’

SamsungĀ insieme alleĀ altre’Ā chaebol’Ā ĆØĀ stataĀ protagonistaĀ del miracolo della Corea del Sud cheĀ potrebbe chiudere l’anno come la nona economia mondiale.Ā La famiglia LeeĀ haĀ avutoĀ ancheĀ il merito di contribuire al ritorno della Corea del Sud sulla ribalta internazionale dopo l’isolamento della dittatura militare, anche grazie alle Olimpiadi di Seul del 1988 e a quelle invernaliĀ diĀ PyeongchangĀ del 2018.Ā 

GliĀ scandaliĀ Ā Samsung

Tra le molte luci della sua gestioni ancheĀ le ombre degliĀ scandali finanziari e dei torbidi intrecciĀ con laĀ politica che sono costati a Lee dueĀ condanne per corruzione ed evasione fiscale. Le ‘chaboel’,Ā peraltro, sono state accusate di creare un modello economicoĀ che non lascia spazio alle tutele sindacali e con una ‘corporateĀ governance’ verticistica e poco trasparente. Lee “e’ stato unĀ veroĀ visionario”Ā e “la sua ereditĆ Ā sarĆ Ā eterna”, si legge in una nota del gruppo. Per ora a raccogliere ilĀ testimoneĀ ĆØ ilĀ figlio LeeĀ Jae-yong, attuale vicepresidente diĀ SamsungĀ ElectronicsĀ e di fatto leader del gruppo dall’infarto del padre. Anche su di lui grava perĆ² il peso degli scandali che nel 2017 gli sono costati una condanna aĀ cinque anni perĀ corruzione e di altro tipo legati all’ex presidente ParkĀ Geun-hye. Rilasciato un anno dopo grazie all’assoluzione in appello dalle accuse piĆ¹ gravi, il suo processo ĆØĀ in fase di revisione.

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