“Quest’anno sul fronte dei consumi faremo un balzo all’indietro di un quarto di secolo ed il Pil calerà ben oltre il 9% previsto”. E’ quanto afferma in un’intervista a La Stampa il presidente di Confcommercio Carlo Sangalli. Il presidente chiede ristori “più veloci ed adeguati”, ma anche “una giusta web tax”. Su questo punto “l’Europa dovrebbe battere un colpo”, sostiene il presidente di Confcommercio, convinto che comunque il Natale, purtroppo, “non potrà segnare una svolta”.

La proposta è di “un grande progetto che, nell’ambito del Piano nazionale di ripresa e di resilienza, tenga insieme rigenerazione urbana e rivitalizzazione del tessuto commerciale, dei pubblici esercizi e dei servizi di prossimità di città grandi e piccole”.

Mentre “per quel che riguarda i ristori bisogna rispondere insieme a tre esigenze: tempestività degli interventi, adeguatezza degli stanziamenti, inclusività delle misure a tutte le categorie colpite dalla crisi. Dunque, non soltanto più risorse. È urgente quindi cambiare la logica dei ristori legati alle zone rosse, arancioni e gialle e ai codici Ateco. Ho una proposta semplice: indennizzo adeguato in misura all’entità delle cadute di fatturato quale che sia il settore o il territorio. E poi serve continuità del credito d’imposta per locazioni e affitti commerciali, moratorie fiscali più ampie, e ammortizzatori sociali riformati insieme ad una giusta flessibilità governata e contrattata nei rapporti di lavoro. Sul versante creditizio, bisogna continuare ad assicurare e ad agevolare l’accesso al credito”.