Carsvaglia:green Pass parta al più presto

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Noi spingiamo perché il green pass europeo parta subito, da domani, con le semplici regole che ci sono: se sei vaccinato, o hai fatto il tampone, o hai già avuto il covid ha il pass. E’ una continua trattazione, si discute ma penso che ormai ci siamo”.

Dal Festival dell’Economia di Trento, il ministro del turismo Massimo Garavaglia ribadisce la necessità di accelerare sul green pass, vista l’estate ormai alle porte. “Vengo dal vertice dei ministri del Turismo ad Atene dell’altroieri, i francesi hanno detto da noi ‘siamo tutti vaccinati e possono venire tutti’, ho chiamato Speranza e gli ho detto che dobbiamo farlo anche noi. Il termine per il green pass è il 1 luglio, per me già domani dovremmo applicare le regole e chi arriva dopo semplicemente perde dei clienti”.

L’Italia ha fretta di rimettere in moto il proprio sistema turistico, abbattuto da un anno e mezzo di pandemia, e deve farlo, spiega Garavaglia, sia attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (“2.4 miliardi diretti sul turismo, che diventano 5 con l’effetto leva: una componente riguarda la riqualificazione delle strutture, con 1.8 miliardi, e qui c’è tutto il tema legato alla sostenibilità. Dobbiamo mirare a un turismo di qualità che rispetta l’ambiente e la comunità in cui vai), sia ovviamente la ripartenza estiva: “ prevedeva solo una stagione turistica solo Italia su Italia, invece aver tolto una serie di regole come la quarantena per chi viene da fuori ha consentito di far ripartire i flussi turistici stranieri: sarei il ministro pù felice del mondo se recuperassimo la metà dei 27 miliardi persi l’anno scorso, ma mi accontenterei anche di un terzo. In più avremo il 10% in più di italiani che vogliono viaggiare rispetto all’anno, il 54% ha già prenotato.

E la stagione si allungherà perché quest’anno il covid non ritorna, visto che siamo vaccinati”. A proposito di vaccini, il ministro Garavaglia apre alla vaccinazione sul luogo di vacanza, anche se con cautela:  “Sono favorevole ma con buonsenso, se si tratta di eccezioni dovute a turisti che fanno una vacanza lunga le regioni avranno la possibilità di avere dei margini per trattare queste eccezioni, certo se diventa un regola diventa il caos. Ma se altri Paesi lo fanno non possiamo esimerci, altrimenti offriremmo un servizio peggiore”.(© 9Colonne )

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