La pandemia non è sufficiente e la crisi energetica non basta: c’è chi vuole anche la guerra

Politica

Di

E meno male che il 2022 doveva essere l’anno del rilancio e dell’ottimismo. Nel 1962 per i missili a Cuba Kennedy e Krusciov trovarono un accordo…ma,( incrociando le dita,) vedo anche analogie con il 1914. Di Gabriele Parenti

No, non ci bastava la pandemia, non ci bastava la crisi economica…allora stanno minacciando di far scoppiare una guerra in Europa. La rigidità di Putin ricorda troppo quella dell’Unione sovietica che conosceva solo il linguaggio delle armi. Ma anche gli Stati Uniti sembrano intransigenti, senza aprire spiragli di mediazione. E l’Europa, diretta interessata, non sembra esprimere una propria posizione e una proposta o forse, semplicemente, non esiste.

E’ chiaro che l’Ucraina è uno Stato sovrano e deve poter fare le sue scelte politiche in piena autonomia senza ingerenze russe. Ma è altrettanto vero che l’entrata nella Nato porterebbe le forze armate americane assai vicine al cuore della Russia. E nel 1962, quando i sovietici piazzarono i propri missili a Cuba, che era anch’essa uno Stato sovrano, gli Stati Uniti ne imposero lo smantellamento.

Quindi si potrebbero trovare mediazioni, già sperimentate in altre crisi internazionali. Se solo si volesse. Prima di tutto bisognerebbe abbassare i toni e imporre il ritiro dalle zone di confine dei rispettivi eserciti (quello russo e le forze armate Nato).

Oggi il rischio imminente di guerra ha i titoli di testa del telegiornale ma per troppo tempo è stato confinato nella parte bassa, dopo le medaglie olimpiche e le dispute tra i partiti.

In effetti, una guerra appare una cosa così assurda da non sembrare vera. E anche i movimenti pacifisti paiono assenti. In occasione di altre crisi si manifestava contro la guerra, il Parlamento affrontava la questione. Adesso silenzio assoluto…e pronti a inviare truppe.

Certo, tutti pensiamo che poi all’ultimo momento una soluzione di compromesso si troverà. Mi viene però un brivido nel ricordare che nel 1914 pensavano la stessa cosa e si riteneva che l’escalation si potesse fermare…fino a che non scoppiò la prima guerra mondiale.

Di fronte alle grandi potenze che affilavano le armi nel 1914 l’opinione pubblica europea prima pensò che come in precedenti occasioni la diplomazia avrebbe trovato una soluzione all’ultimo momento. Quando questo non avvenne si disse che si sarebbe trattato di un conflitto locale e circoscritto…e abbiamo visto cosa è successo.

Questa crisi, come quella dei missili a Cuba del 1962, è molto pericolosa perché riguarda aree nevralgiche e somiglia al chicken run, reso famoso dal film Gioventù bruciata. Ebbene, al di là delle singole rivendicazioni il vero motivo degli irrigidimenti in queste crisi internazionali è la paura dei perdere la faccia…da parte dei leaders delle superpotenze….Ma sarebbe l’Europa ad essere devastata o militarmente o economicamente ..nella “migliore” delle ipotesi crisi energetica, inflazione alle stelle, recessione, ecc.ecc…

Oggi, in Italia, discutiamo sul caro bollette ma potrebbe finire molto, molto peggio se non fermiamo i falchi.  E’ l’ora che l’Italia e l’Europa manifestino in modo unitario una propria volontà di pace con proposte adeguate a costruire una mediazione. Ma francamente ci credo assai poco.

Gabriele Parenti 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube