Blinken: “Putin non cede, potrebbe usare armi chimiche”

Mondo

Di

La Russia chiede la convocazione urgente del consiglio di sicurezza dell’Onu sui biolaboratori americani in Ucraina.

L’allarme del segretario di Stato americano: il presidente russo per disperazione potrebbe usare “tattiche terroristiche”. Intanto cresce la pressione di Washington sulla Cina: “temiamo aiuti militari da Pechino”. Attesa per la telefonata Biden-Xi

©
GENYA SAVILOV / AFP – Soldato ucraino tra le macerie a Mariupol

AGI – Attesa per la telefonata tra il presidente americano, Joe Biden, e quello cinese, Xi Jinping. Secondo quanto riferito dal segretario di Stato, Antony Blinken, il leader della Casa Bianca “parlerà chiaro” viste le preoccupazioni crescenti per i psosibili aiuti militari sull’asse Pechino-Mosca.

Biden avvertirà il suo omologo che qualsiasi sostegno alla guerra “avrà un costo”. Per Blinken, inoltre, il presidente russo, Vladimir Putin, non sta cedendo e per disperazione potrebbe usate “tattiche terroristiche” come attacchi sotto ‘falsa bandiera’ con armi chimiche. La Russia ha risposto chiedendo la convocazione urgente del consiglio di sicurezza dell’Onu sui biolaboratori Usa in territorio ucraino.

Le speranze ucraine

Kiev spera in un accordo entro una decina di giorni per far cessare il fuoco. Un incontro Zelensky-Putin avverrebbe però solo dopo l’intesa. Il negoziatore Podolyak spiega come “potrebbero essere necessari da pochi giorni a una settimana e mezzo per risolvere le questioni controverse“. Intanto è stata proposta “una nuova alleanza per mettere in sicurezza l’Europa” con i 5 membri permanenti del Consiglio di Sicurezza dell’Onu più Berlino e Ankara.

Tra bombe e rallentamenti

Nelle ultime 24 ore le forze russe hanno subito pesanti perdite sul campo di battaglia ma, nonostante tutto, continuano a martellare città e Paesi ucraini. L’offensiva però registra ulteriori rallentamenti. Intanto il bilancio delle vittime civili peggiora; quanto ai russi, secondo l’intelligence Usa hanno già perso oltre 7mila soldati nella guerra.

Nella città di Merefa, nella regione di Kharkiv, nel Nord-Ovest, 21 persone sono rimaste uccise e 25 sono rimaste ferite da un bombardamento avvenuto nella notte su una scuola. Le vittime sono aumentate anche nella città di Chernihiv, nel nord dell’Ucraina, dove 53 persone sono rimaste uccise nei bombardamenti di mercoledà. La città di Volnovakha è rimasta solo “sulla cartina”, ha denunciato il ministro della Difesa ucraino, Oleksii Reznikov.

La capitale rimane sotto il controllo ucraino nonostante i pesanti bombardamenti ma continuano i tentativi di accerchiarla e isolarla. Non è escluso che il Cremlino possa cercare di affamare Kiev per piegarla. All’alba, parti di un missile da crociera russo intercettato dalla contraerea hanno colpito un edificio residenziale della capitale, causando la morte di un’anziana, e tre feriti.

Le conseguenze economiche

Fmi e Banca mondiale sono d’accordo: la guerra rallenterà la crescita. Le istituzioni finanziarie internazionali si sono impegnate a coordinare le loro risposte per sostenere l’Ucraina e i Paesi vicini ma restano i timori. “Interruzioni del commercio e inflazione danneggiano i piu’ poveri e vulnerabili”. Il governatore di Bankitalia, Visco: “Il conflitto ha cambiato lo scenario, rischi di razionamento del gas e stop alla produzione”. L’Ocse: “Perderemo oltre un punto di Pil”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

CAPTCHA ImageChange Image

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Traduci
Facebook
Twitter
Instagram
YouTube