Unita nella diversità

Diritti & Lavoro

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Il tema dei migranti sembra occupare costantemente le pagine dei giornali, mentre molti accadimenti nazionali vengono spesso taciuti o passano in secondo piano; sono oramai anni che ciò accade ed il problema, lungi dal trovare una soluzione condivisa a livello europeo. Il fenomeno migratorio nell’Unione Europea si è ulteriormente acuito ed incancrenito provocando anche molte divisioni nell’opinione pubblica e nelle stesse istituzioni italiane. Purtroppo l’Unione Europea in teoria promuove l’unità, ma nei fatti, quando si tratta di migranti, ognuno è per sé ed alza muri invalicabili, schierando le forze armate là dove un tempo c’erano quelle frontiere che oggi in teoria non dovrebbero esistere più. Addirittura non solo non si cercano soluzioni condivise, ma la Germania, che da sempre  tratta l’Italia come una Nazione subalterna, fa la voce grossa imponendo al governo Italiano di riprendersi i migranti arrivati in Germania, minacciando altrimenti di mandare ben sette delle sue Ong a caricare  migranti in Africa. Affermazioni, ricatti e minacce che hanno ben poco di unione e tanto di Europa e che con forza sprigionano la vera essenza della solidarietà e delle soluzioni condivise di una Europa “Unita nella diversità”! In altri tempi per molto meno sarebbe scoppiata una guerra. Purtroppo l’Italia è al suo interno un paese poco unito e la politica del “dividi et impera” portata avanti, a discapito degli Italiani, da Paesi terzi funziona alla grande a tutti i livelli, soprattutto nell’ambito politico-istituzionale, dove purtroppo esistono forze politiche a carattere esterofilo che a priori, strumentalmente e non per proprio credo, vanno sempre contro gli interessi nazionali. Alcuni partiti politici che, da come si evince dagli scandali legati a magistrati tipo Palamara, da tempo hanno monopolizzato anche una parte della magistratura per meglio affermare i lori interessi di gestione del potere e non la tutela della nazione, che per loro responsabilità e grazie a questa accoglienza indiscriminata rischia di finire distrutto a livello economico e sociale. Ogni Paese civile da sempre regolamenta i flussi migratori per non far finire nel caos la propria nazione e proteggere i cittadini, basta guardare alla democratica America o all’Australia, o alla civilissima Inghilterra dove le leggi sul’immigrazione sono severissime. Purtroppo queste Nazioni vengono prese a modello solo per ciò che conviene ed a supporto funzionale alla politica del momento. Gli effetti negativi di questa migrazione incontrollata sono sotto gli occhi di tutti: in moltissime città, grandi e piccole è diventato pericoloso per donne di qualsiasi età muoversi anche durante il giorno e la violenza e la criminalità, soprattutto nigeriana, si è impossessata di interi quartieri dove è pericolosissimo mettere piede. Lo stesso  centro di Milano è stato preso di mira e lo spaccio, gli scippi e la violenza sono quotidiani. Ma la cosa grave è che anche se questi criminali vengono arrestati dopo poco tempo certi giudici ritengono sia giusto restituirgli la libertà di riprendere a delinquere, questi delinquenti infatti oramai sanno che in Italia restano impuniti perché c’è un sistema giuridico inefficace o probabilmente di larghe vedute che troppo spesso spazia nell’interpretazione dei codici. In questa fantasiosa Italia, terra di spiccata attività inventiva, però per buona sorte, ogni tanto si coltivano anche grandi soddisfazione ed ai probi superstiti riempie il cuore di gioia quel genio di alcune forze politiche che si prodigano per la solidarietà e l’inclusione, riesca a portare fino in Parlamento un immigrato per rappresentare gli Italiani e così uomini come Aboubakar Soumahoro, un politico di spessore con alle spalle una irreprensibile famiglia che ha dedicato la propria vita all’accoglienza ed alla tutela degli immigrati, trova la sua giusta dimensione tra gli scranni di Montecitorio.

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