La didattica tra modelli ed innovazioni. Un nuovo modello di didattica filosofica

Scuola, Formazione & Università

Di

di Carla Calvelli 

I processi  didattici si declinano attraverso una pluralità di modelli scientifici che, tuttavia, non possono prescindere dagli stili personali di insegnamento. La didattica pertanto si costituisce come  azione plastica  e flessibile, è una sintesi di scienza ed agire professionale. E’ necessario proporre agli stessi docenti , riflessioni profonde  sul senso dell’azione educativa e in generale delle pratiche di insegnamento.

Per definizione la didattica è la scienza dell’insegnamento che indica l’azione nelle sue diverse sedi ed espressioni come l’organizzazione   scolastica e la valutazione nella pluralità delle forme.

Esiste inoltre una didattica speciale, tale didattica  è costituita  da elementi di Pedagogia  generale con obiettivi riformulati ed adattati alla didattica  che quei determinati soggetti e quella situazione  presentano ed esigono .

L’Insegnamento come arte, si costruisce come evento soggettivo; la competenza didattica coniuga il sapere e l’agire filosofico, in un percorso di costruzione  orientato ma personale, dunque vissuto e contestualizzato.  J.Bruner insegna che tra i saperi accreditati ed i saperi individuali prende forma l’insegnamento come arte, ossia una competenza  che, pur  nella prospettiva  delle conoscenze socializzate,  si costruisce come evento personale.

A questo punto  è necessario chiedersi: è davvero urgente un complessivo ripensamento dello studio  della filosofia nella scuola secondaria italiana?

La teoria e la prassi didattica nella scuola attuale sembrano colpite  da una forma  di “lucida follia” che paralizza  l’evoluzione del sistema  educativo: da un lato l’affermazione di un modello di insegnamento fondato su un profilo metacognitivo, in particolare  sulle competenze ,ovvero le capacità di reagire  creativamente   a

 

 

 

situazioni problematiche autentiche  e dall’altro un paese reale che  persevera  con le tradizionali modalità trasmissive basate sul primato dei contenuti –conoscenza  ed organizzati nei diversi curricula disciplinari.

Gli orientamenti Miur   del 2017 propongono di disciplinare l’insegnamento e l’apprendimento della filosofia  in chiave di pensiero critico, capacità argomentativa e didattica per competenze, al fine di consolidare gli elementi cardine  delle competenze di cittadinanza.

E’ necessario   dunque imparare la filosofia o a filosofare?

Il celebre motto kantiano  dell’autonomia della ragione  come uscita “dell’uomo da uno stato di minorità”(pensare con la propria testa), vede la svalutazione  dello studio storico della filosofia  che, invece di sviluppare  le capacità intellettive  dei giovani che ci sono affidati e di rivalutarle in vista di una futura conoscenza filosofica  matura e personale , induce in essi  un’imitazione passiva  dei pensieri altrui.

Hegel , invece,  restituisce alla filosofia  la sua dignità metafisica. Nel Pensiero Hegeliano la filosofia  è quindi insegnabile  come una scienza che non può prescindere  dall’evoluzione dei suoi concetti attraverso  lo studio degli autori.

L’apprendimento della filosofia   dovrà   coincidere   con lo studio della storia  e della filosofia, intesa  come  sviluppo realizzato della vita dell’ idea”.  La filosofia che è ultima nel tempo , è insieme  il risultato di tutte le precedenti e deve contenere i principi di tutte: “essa  perciò , se davvero una filosofia , dovrà essere la più sviluppata , ricca e concreta”.

Tutte le filosofie per  Hegel  sono state necessarie  e nessuna  di essa e’  veramente scomparsa. Infatti egli scrive: “la filosofia è il proprio tempo appreso nel pensiero,” allora perché mai la filosofia si sarebbe dovuta dissolvere  con il pensiero?

Perché era convinto che l’idea  con lui sarebbe giunta alla perfetta  consapevolezza, dunque si sarebbe arrivati alla fine dell’intero processo.

E’ necessario che la Filosofia   come scienza del pensiero non si dissolva   dietro le ideologie  ed i paradigmi; bisogna  acquisire una nuova ottica del pensiero filosofico, i filosofi sono stati uomini, spesso non privi di piccoli o grandi difetti, ma  anche messaggeri di entusiasmi e di passioni.

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