RFI e Anas dimenticano a Eboli gli impatti cumulati

Economia & Finanza

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IL rispetto delle norme interne e comunitarie si rivela sempre più, come un optional. L’ultima in ordine di tempo è rappresentata dallo svincolo autostradale di Eboli.

La notizia è che ANAS ha presentato il progetto definitivo, per lo svincolo autostradale. Dove le norme sono state fatte a pezzi? ANAS è incorporata in Ferrovie dello Stato Italia, che ne è la capogruppo.

IL problema specifico che riguarda lo svincolo autostradale dimostra se mai ce ne fosse bisogno la incapacità di due soggetti che progettano uno strade e l’altro binario, appartenenti alla stessa capogruppo di dialogare.

Tanto poi chi se ne frega paga pantalone

La critica è alla valutazione di impatto ambientale (VIA), del 1 lotto Battipaglia/Romagnano che con il tracciato interessa il territorio ebolitano e il casello autostradale.

Norme comunitarie e norme interne che disciplinano la VIA (Valutazione di Impatto Ambientale) obbligano alla valutazione degli EFFETTI CUMULATI, prodotti dalle infrastrutture.

Così l’Allegato VII del Testo Unico Ambiente, art 5 ultimo alinea ” La descrizione dei possibili impatti ambientali sui fattori specificati all’articolo 5, comma 1, lettera c), del presente decreto include sia effetti diretti che eventuali effetti indiretti, secondari, CUMULATI, transfrontalieri, a breve, medio e lungo termine, permanenti e temporanei, positivi e negativi del progetto.

La descrizione deve tenere conto degli obiettivi di protezione dell’ambiente stabiliti a livello di Unione o degli Stati membri e pertinenti al progetto.”.

Una chiara, esplicativa sentenza della Corte di Giustizia europea (sentenza della Quarta Sezione C 404/09 del novembre 2011), emessa nel ricorso per inadempimento contro il Regno di Spagna tratta degli impatti cumulati.

La Corte chiude la procedura affermando, che la norma va intesa nel senso che la valutazione degli effetti di un progetto in sede di VIA deve obbligatoriamente “anche includere un’analisi degli effetti cumulativi sull’ambiente che tale progetto può produrre se viene considerato congiuntamente ad altri progetti” giacché una tale analisi “è necessaria per garantire che la valutazione comprenda l’esame di tutti gli effetti notevoli sull’ambiente”.

Questa, a mio giudizio grave negligenza, rappresentata dalla mancata valutazione degli impatti cumulati casello /progetto alta velocità e comunque importante per la valutazione degli impatti del progetto ed essere motivo di contenzioso, in mano al Comune di Eboli.

Ricordo che l’art 4 del Codice Ambiente riguardo alle finalità della VIA al comma 4 “La valutazione ambientale di piani, programmi e progetti ha la finalità di assicurare che l‟attività antropica sia compatibile con le condizioni di uno sviluppo sostenibile (…) Per mezzo della stessa si affronta la determinazione della valutazione preventiva integrata degli impatti
ambientali (..)”; comma 4 “In tale ambito b) la valutazione ambientale dei progetti ha la finalità di proteggere la salute umana contribuire con un migliore ambiente alla qualità della vita (..).

A questo scopo essa individua, descrive e valuta in modo appropriato, per ciascun caso particolare e secondo le disposizioni del presente decreto, gli impatti diretti e indiretti, di un progetto sui seguenti fattori (..).

Forse prima di discutere su chi ha sbloccato il progetto ANAS, sarebbe opportuno denunciare la verifica degli impatti cumulati!

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