Battaglia per Downing Street: scintille nel dibattito tra Sunak e Truss

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Scintille nel dibattito tra Liz Truss e Rishi Sunak. ”Con lui andiamo in recessione”, attacca il ministro degli Esteri. “Eri contro la Brexit”, ribatte l’ex Cancelliere dello Scacchiere.

di C. Scaldaferri, G. Zeccardo

AGI – Liz Truss e Rishi Sunak, i due candidati alla successione di Boris Johnson alla guida del governo britannicosi sono affrontati stasera nel loro primo faccia a faccia televisivo. Obiettivo, cercare di conquistare voti tra le basi conservatrici in un’elezione segnata dall’incrocio di accuse reciproche.

Il dibattito tra l’ex ministro dell’Economia e la ministra degli Esteri è andato in diretta sulla Bbc, la cui conduttrice Sophie Raworth ha posto ai candidati domande per argomenti, completate dai responsabili delle redazioni politica ed economica, Chris Mason e Faisal Islam, davanti a un pubblico di elettori Tory.

Per Sunak, ad esempio, contro la crisi del costo della vita, servono soluzioni di lungo periodo. Sunak ha ricordato il suo trascorso recente alla guida delle Finanze, sottolineando di aver offerto “un supporto significativo” alle persone per pagare le bollette in autunno e in inverno.

“Se seguiamo i piani di Rishi (Sunak), ci dirigiamo verso una recessione“,  ha ribattuto il ministro Truss. “Mi ricordo la campagna referendaria, e c’era solo uno di noi dalla parte del Remain”, ha risposto Rishi.

Rishi Sunak e Liz Truss hanno entrambi evitato di attaccare il premier dimissionario Boris Johnson durante il dibattito tv. Per il ministro degli Esteri, nonostante gli errori che ha commesso – dalle violazioni delle regole Covid sui party alla nomina di Chris Pincher come vice gruppo parlamentare nonostante le accuse di molestie – il capo di Downing Street non meritava di perdere l’incarico. Detto ciò, e’ il momento di “una meritata pausa” per lui.

Per l’ex cancelliere dello Scacchiere, le cui dimissioni hanno innescato una rivolta a valanga dentro il partito, Johnson è uno dei politici più “straordinari mai incontrati”. La sua scelta di lasciare il governo è stata “una questione di principio”, “quando e’ troppo e’ troppo”, ha aggiunto, dichiarando nettamente che non ci sara’ spazio per lui nel suo futuro governo.

Sebbene sia stato programmato un altro dibattito su Sky News la prossima settimana e i candidati terranno eventi elettorali per tutto il mese di agosto, l’appuntamento di stasera è considerato cruciale: secondo le attese, molti membri del Partito conservatore voteranno proprio quando riceveranno le schede elettorali, tra il 1 e il 5 agosto.

Il vincitore di queste primarie, iniziate con l’elezione dei finalisti da parte del gruppo parlamentare conservatore alla Camera dei Comuni, sarà proclamato il 5 settembre, dopo la pausa parlamentare estiva.

Il giorno successivo, Boris Johnson, ancora primo ministro in carica nonostante l’addio a Downing Street annunciato il 7 luglio, si dimetterà davanti alla regina Elisabetta II, la quale affiderà al suo successore l’incarico di formare il nuovo governo.

I deputati conservatori hanno per lo più sostenuto Sunak, ma Truss, la candidata di destra, è la favorita secondo i sondaggi interni. Nei giorni scorsi gli staff dei due candidati, che erano entrambi ministri del governo Johnson fino alle dimissioni di Sunak il 5 luglio per disaccordi con il premier, non si sono risparmiati attacchi e critiche, anche di natura personale.

In una dichiarazione rilasciata oggi prima del dibattito, Sunak ha affermato di considerare la Cina “la più grande minaccia a lungo termine del Regno Unito” e ha promesso di chiudere i suoi 30 centri culturali Confucio.

I sostenitori di Truss, come l’ex leader dei Tory, Iain Duncan Smith, hanno replicato che, come ministro delle finanze, Sunak ha invece spinto per un accordo commerciale con Pechino. Sunak, dal canto suo, rimprovera a Truss di aver sostenuto la permanenza nell’Unione Europea nel referendum del 2016, anche se successivamente la ministra è diventata una convinta sostenitrice della Brexit.

Dopo aver mostrato le loro differenze nella politica fiscale nei primi giorni della campagna, Truss, che sostiene tagli fiscali immediati, e Sunak, che vorrebbe applicarli dopo aver messo sotto controllo l’inflazione, si sono scontrati nello scorso weekend anche sull’immigrazione.

In un altro esempio del tono personale degli attacchi, il ministro della Cultura, Nadine Dorries, ha deriso il gusto per gli abiti costosi di Sunak. Il sostenitore di Truss ha ricordato che l’ex cancelliere dello Scacchiere milionario è stato fotografato in un evento elettorale con una tuta del valore di migliaia di sterline e scarpe Prada dal costo di 490 sterline (529 euro).

Dorries ha sottolineato che, al contrario, è probabile che Liz Truss, che ostenta la sua educazione meno elitaria, indossi orecchini da 5 sterline.

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