Morning bell: cosa si aspettano i mercati il giorno dopo le elezioni italiane

Economia & Finanza

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In particolare su Tokyo pesa l’indice Pmi manifatturiero, i future delle Borse europee e di Wall Street viaggiano negativi

di Ilaria Conti

© Zumapress/Agf – Borsa Tokyo

 

AGI – All’indomani del voto in Italia che vede l’affermazione del centrodestra, i mercati procedono in calo, appesantiti dai rinnovati timori di recessione. In particolare su Tokyo pesa l’indice Pmi manifatturiero, sceso a settembre ai minimi da 20 anni. I future delle Borse europee e di Wall Street viaggiano negativi. Dopo le decisioni della scorsa settimana delle banche centrali di rialzare in modo consistente i tassi di interesse, occhi anche oggi su eventuali indicazioni di politica monetaria.

E’ attesa oggi al Parlamento europeo un’audizione della numero uno della Bce Christine Lagarde. In agenda in mattinata anche interventi pubblici da parte di altri esponenti di Francoforte, il vicepresidente Luis De Guindos a Madrid e il membro del Comitato esecutivo Fabio Panetta a un simposio della Deutsche Bundesbank.

Indicazioni sullo stato dell’economia potranno poi arrivare dai numeri contenuti nell’Interim Economic Outlook dell’Ocse: l’organizzazione parigina aggiorna infatti le stime di crescita sulle principali economie mondiali. Sempre sul fronte europeo, dopo i dati Pmi negativi della scorsa settimana, si guarda all’indice Ifo tedesco, che misura la fiducia delle imprese in Germania.

Oltreoceano è previsto un discorso del presidente della Fed di Atlanta, Raphael Bostic. Ma negli Stati Uniti i dati più attesi sono il Pil del terzo trimestre giovedì e l’indice Pce Core venerdì. Si tratta dell’indicatore preferito dalla Fed per le decisioni di politica monetaria. Nel caso in cui salga oltre le attese potrebbe portare forti reazioni ribassiste sui mercati. La Fed mercoledì scorso ha alzato i tassi dello 0,75%, portandoli al 3-3,25%, il livello più alto dal 2008. E’ stato così messo a punto il terzo rialzo consecutivo di questa entità e nell’ultima riunione l’istituto ha già chiarito che “ulteriori aumenti saranno appropriati”.

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