Le civiltà tradizionali erano dure, nondimeno esse arrecavano un reale appagamento agli uomini di essenza tenace che avevano il coraggio di accettare quelle dure condizioni. Gli altri, più deboli, acquisivano tuttavia, all’interno di quell’ambiente, il massimo che potevano raggiungere di accrescimento interiore. Da ciò non consegue però che essi ne ottenessero appagamento.
Le civiltà moderne rifiutano tutto ciò che è sofferenza. Esse cercano di togliere dalla vita dell’uomo tutte le difficoltà, tutti i dolori. Le donne – o gli uomini – sono perfino arrivate a non accettare più le sofferenze della maternità. E’ una bevanda intollerabile. Le civiltà moderne soccomberanno per questo rifiuto di soffrire? Il tema è complesso: per una volta Igor Belansky non ci propone una sua realizzazione grafica ma una riflessione che rispetto alle precedenti considerazioni pare in controtendenza.
Viviamo in una società sado-masochista. Sembra che si ricerchi la sofferenza. Le persone devono tendere al piacere e rifuggire la sofferenza. Piacere si, sofferenza no. Fare quello che si vuole nel rispetto degli altri. Questo è ad esempio una forma di piacere.
Igor Belansky