I grandi gruppi alberghieri puntano alla gestione degli immobili statali

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Per il momento si tratta di 9 strutture del patrimonio immobiliare dello Stato che sono state affidate, tramite bandi di gara pubblici e per un massimo di 50 anni, a privati in grado di farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione

di Alberto Ferrigolo

© Maria Laura Antonelli / Agf
– Roma vista dall’alto

 

AGI – Il patrimonio immobiliare dello Stato? È ampio e articolato, vario e variegato. Comprende diversi generi di struttura, sia va dalle ville storiche alle ex chiese, dai teatri ai palazzi, dai fari alle dogane, dalle ex caserme ai forti militari, dalle case cantoniere alle stazioni ferroviarie.

E secondo stime ufficiali del Mef ammonta a 283 miliardi di euro, in parte valorizzati, altri da valorizzare altri ancora da destinare.

Ora, però, ci sono dei grandi gruppi dell’hotellerie, giovani imprenditori, piccole aziende vinicole, onlus e associazioni culturali locali che formano lo spaccato dei soggetti appartenenti all’imprenditoria italiana che si sono aggiudicati gli immobili statali proposti in concessione per essere valorizzati dall’Agenzia del Demanio tramite bandi di gara pubblici.

Per il momento si tratta di 9 strutture, sparse su tutto il territorio nazionale, affidate per un massimo di 50 anni a privati in grado di farsi carico del loro recupero, riuso e buona gestione.

Strutture e immobili riqualificate grazie al progetto Valore Paese Italia, il programma promosso dall’Agenzia del Demanio, con il MiC, Enit e Difesa Servizi SpA, in stretta collaborazione con altri Ministeri e partner istituzionali coinvolti.

L’iniziativa, dunque, tende a valorizzare quel patrimonio pubblico di immobili non più utilizzati, favorendo nuove attività legate al turismo sostenibile, alla cultura, allo sport, alla formazione, alla mobilità dolce e alla tutela dell’ambiente, attraverso il ricorso a strumenti di partenariato pubblico-privato. Adesso il quadro delle aggiudicazioni dei bandi pubblicati nel dicembre 2021 è completo e la fotografia restituisce questa situazione:

in Calabria c’è lo splendido Palazzo dei Principi Lanza di Trabia a San Nicola Arcella affidato in concessione alla Fabiano Hospitality srl di Cosenza (gruppo Best Western) che ha proposto un progetto di recupero rispettoso della struttura originaria secondo principi di riuso ed eco sostenibilità.

La proposta progettuale prevede 5 suite, un’area ristorazione e la realizzazione di un centro di cura e benessere, inoltre, sono previste attività di promozione del territorio calabro per valorizzare l’arte, la cultura, l’enogastronomia. In Liguria Villa Lieta a Sanremo, in provincia di Imperia, è stata aggiudicata alla Società A.M. Costruzioni S.r.l. che ha proposto la valorizzazione della dimora tramite due differenti destinazioni d’uso: il recupero e la creazione di due serre, la Serra Botanica con percorso botanico e la Serra della Lettura dedicata ad incontri ed eventi culturali. Contestuale anche il recupero della dependance come struttura di accoglienza ed ospitalità per anziani e diversamente abili, che potranno godere nel corso del loro soggiorno oltre che di parte del giardino anche delle iniziative di socialità che saranno organizzate nell’ambito della valorizzazione turistica del bene.

Ospitalità, serre botaniche, azienda vinicola, cultura e territorio

In Friuli Venezia Giulia si trova invece l’ex Deposito Munizioni Monte di Mezzo a Sagrado (Gorizia) è stato aggiudicato all’Azienda Agricola Kante di Eddy Kante, una azienda vinicola triestina che intende destinare il compendio alla degustazione del vino locale e alla promozione storico-turistica del territorio per eventi di promozione dei prodotti tipici del territorio ed i numerosi ettari di bosco saranno mantenuti per visite guidate, sentieri e percorsi in mountain bike.

Sempre in Friuli l’Ex Casermetta difensiva di Monte Croce Carnico a Paluzza (Udine) che è stata aggiudicata all’Associazione per lo studio e la salvaguardia delle fortificazioni a nord-est (A.S.S.F.N.E.), un’associazione storica locale già attiva sul territorio comunale che intende destinare il bene ad esposizione museale con visite guidate di carattere storico, presentazioni di libri, esposizioni fotografiche, ricorrenze storiche e gemellaggi con altre associazioni del territorio.

In Lombardia c’è poi l’ex Chiesa di San Cristoforo di Mantova, ed è stata affidata all’Associazione Amici di Palazzo Te e dei musei Mantovani. Il progetto di Restauro e riuso prevede la realizzazione di uno spazio multifunzionale per attività espositive, spettacoli musicali teatrali e di danza a carattere artistico culturale e fieristico e attività promozionali dell’imprenditoria locale legata alla cultura e patrocinata da enti quali Camera di Commercio, Comune, Università, Scuole, Biblioteche, Musei etc.

Mentre l’Unità Immobiliare di via Stenico a Cremona è stata aggiudicata ad un imprenditore per una valorizzazione in funzione turistica. Nel Lazio l’ex Dogana Torre di Badino situata a Torre Badino in Comune di Terracina (Latina), è stata aggiudicata ad una giovane imprenditrice con un progetto che prevede un intervento di recupero e riuso, pensato a partire dalla funzione originaria della Torre nato come sistema di avvistamento e difesa per diventare sistema d’incontro, condivisione e informazioni dell’intero territorio.

In Campania il Bastione Sperone Comune di Capua (Caserta) è stato aggiudicato alla società Capua Speciosa srl che ha presentato una proposta denominata “I Giardini dello Sperone – La Porta Geniale di Capua”, fondata sul potenziale urbanistico, architettonico già espresso dal Bastione Sperone con servizi di scoperta del territorio, vendita di prodotti tipici ed a km 0, centro cura e benessere, spazi per mostre temporanee, museo della cultura militare, ospitalità, ristorazione, arte, cultura.

Tutto questo “attraverso la realizzazione di un giardino di inverno attrezzato, di opere di restauro dei fabbricati esistenti, l’implementazione e creazione di impianti green friendly con il ricorso alla geotermia come fonte energetica alternativa” e una scelta di materiali bio ed ecocompatibili, l’aumento dell’efficienza energetica degli edifici, lo sfruttamento della naturale ventilazione del sito, effetto Winter Garden, per il dispendio minimo di energie meccanizzate.

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