Famiglia Tenco sul premio Tenco 2022

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Riceviamo e pubblichiamo

Leggiamo su molti mezzi di informazione le diverse critiche che vengono rivolte al Direttivo del Club per le scelte non solo musicali che ha fatto questo anno. Come è noto questo Direttivo opera dal 2018 senza alcuna autorizzazione da parte nostra per l’uso del nome Club Tenco ed ha messo in atto, nel frattempo, scelte sempre più commerciali che nulla hanno a che fare con lo spessore culturale di quello che un tempo fu il Club Tenco e con i principi legati alla figura del cantautore Luigi Tenco che noi cerchiamo di tutelare instancabilmente.

Per la presunta ricorrenza dei cinquant’anni del Club, notiamo festeggiamenti che appaiono come voler accarezzare l’immagine del fondatore Amilcare Rambaldi ma che in realtà non ne rispettano le sincere linee guida e le caratteristiche di uomo intellettualmente onesto, come è accaduto l’anno scorso quando a nessun individuo di questo Direttivo è convenuto contestare le parole poco cortesi di Mogol (Presidente della SIAE, sponsor del Club) ospite sul palcoscenico del Premio Tenco 2021 e addirittura premiato. A ciò si aggiunga la persistente indifferenza e conseguente irriverenza verso colui che realmente ha permesso la nascita del Club Tenco concedendo il benestare all’uomo perbene Rambaldi: Valentino Tenco fratello di Luigi.

L’indirizzo intrapreso da questo Direttivo ci sembra sempre più spettacolare, anziché culturale, analizzando le manifestazioni parallele autocelebrative di qualche membro del Direttivo come quelle dedicate ai fumettisti ed estranee al mondo della canzone d’autore, oppure autoreferenziali di altri membri che tendono a nobilitare certi cantanti per condividerne poi interessi discografici/manageriali, oppure pubblicitarie dell’intera compagine del Direttivo come quelle di assegnare riconoscimenti culturali senza adeguate valutazioni forse per raccogliere gradimenti giornalistici ed artistici o finanziamenti di vario genere.

Tutto ciò lo avevamo contestato sin dai primi sintomi della deriva culturale che questo Direttivo aveva avviato e ci dispiace, ora, prenderne ulteriormente atto. Nonostante la forma giuridica di associazione culturale, notoriamente evasiva e che consentirebbe temporaneamente a questo Direttivo del Club la citata irriverenza e l’abuso del nome Tenco, noi continueremo a difendere i valori del nostro amato Luigi, la correttezza di Amilcare e, per quanto possibile, le aspirazioni dei giovani talenti che sperano in qualche premio del Club pensando di avvicinarsi alla figura di Luigi Tenco.

Famiglia Tenco 

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