Sempre più americani credono che le loro case siano infestate dai fantasmi

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Un recente studio attribuisce l’aumento delle credenze di fenomeni paranormali “al declino del legame religioso e alla pandemia”

di Alberto Ferrigolo

© Beata Zawrzel / NurPhoto / NurPhoto via AFP

– Una casa negli Usa allestita per Halloween

 

AGI – Molti americani, scrive il New York Times, credono che la loro casa sia abitata da qualcuno o qualcosa che non sia un essere vivente. Un fantasma. Uno studio recente della Società di sicurezza domestica Vivint nello Utah ha rilevato che quasi la metà dei mille proprietari di case intervistati credeva che la loro fosse infestata dai fantasmi mentre un altro sondaggio su 1.000 persone condotto da Real Estate Witch, piattaforma di compravendita, ha avuto risultati simili con il 44% degli intervistati che ha dichiarato d’aver vissuto in una casa infestata di fantasmi.

A cosa si deve questa crescente fede nel soprannaturale? I ricercatori attribuiscono il fenomeno “al declino del legame religioso e alla pandemia”. Ma a questo punto sorge spontanea una domanda: come si vive con i fantasmi? Come si fa a conviverci o a tenerli alla larga?

Shane Booth, professore di fotografia di Benson, Carolina del Nord, che ha vissuto nella sua abitazione diversi fenomeni, per così dire, “paranormali”, ha fatto alcune ricerche circa l’origine della propria casa scoprendo che è stata costruita nel 1891 come Chiesa Battista e proprio questo aspetto l’ha convinto che forse gli avvenimenti soprannaturali potevano essere legati al fatto che “sono gay e gli spiriti non mi vogliono accogliere”. Lui ad ogni modo ha cercato di far pace con la casa, le parla, la blandisce per tenere calmi i suoi bollenti spiriti…

Insomma, “mentre convivere con uno spirito può essere un’esperienza spaventosa, ad alcune persone piace o, almeno, hanno imparato a conviverci”, chiosa il Times, come se le case fossero abitate anche da altri inquilini. Mentre altri si sono convinti che cambiare casa è di fatto inutile, perché “i fantasmi possano seguirli da una casa all’altra”.

Ma come per tutte le cose, anche i fantasmi possono diventare motivo di business. Scrive in proposito il Times: “Per i venditori, anche i mormorii paranormali potrebbero essere un utile punto di marketing. Ad inizio 2022 la casa di Rhode Island, tre camere da letto, che ha ispirato il film horror ‘The Conjuring’ è stata venduta oltre il prezzo fissato di 1,525 $. Nel 2021, una proprietà del Massachusetts, luogo di famigerati omicidi, è stata venduta per $ 1,875. Decine di annunci di Airbnb pubblicizzano anche esperienze fantasmatiche, come “oasi infestata al secondo piano” o “tana dei fantasmi”.

Tra esperienze spaventose, storie che diventano virali, contatti super sui social, non manca chi pensa che le case infestate possano essere “un modo per connettersi al passato che elettrizza la vita di tutti i giorni“. Ma la maggior parte dei venditori resta dubbioso nello sfruttare questo “sentiment horror”. Tuttavia, si fa notare, “ci sono differenze generazionali in chi crede nei fantasmi”.

Nel sondaggio Vivint, il 65% dei Gen Z che ha partecipato al sondaggio pensava che la loro casa fosse infestata dai fantasmi mentre solo il 35% dei baby boomer pensava lo stesso mentre “la pandemia ha anche giocato un ruolo nel rapporto della società con le case e i fantasmi” perché “l’importanza della morte nella nostra cultura è aumentata, accendendo in taluni il desiderio di prove di una vita nell’aldilà” osservano i sondaggisti.

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