Il mistero sulla sorte di Hu Jintao in Cina

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È un vero enigma il destino dell’ex leader, scortato fuori dall’aula della Grande Sala del Popolo poco prima della cerimonia di chiusura del Congresso del Partito Comunista Cinese

di Eugenio Buzzetti

© Koki Kataoka / The Yomiuri Shimbun via AFP – Hu Jintao

 

AGI – Il mistero della cartella rossa, la pacca sulla spalla al premier uscente, l’impassibilità del presidente cinese, Xi Jinping, e la riluttanza a lasciare la sala. Sono gli elementi emersi da sabato scorso sull’uscita di scena di Hu Jintao, che infittiscono il mistero attorno alla sorte dell’anziano leader cinese, scortato fuori dall’aula della Grande Sala del Popolo poco prima della cerimonia di chiusura del Congresso del Partito Comunista Cinese, in uno dei più clamorosi e irrituali colpi di scena prodotti negli ultimi anni, forse decenni, dal partito che governa la Cina.

Gli eventi del Pcc sono noti per la minuziosa – maniacale, si potrebbe dire – cura per la scenografia, dove nessun dettaglio è lasciato al caso e non c’è spazio per il minimo imprevisto: l’allontanamento dell’ex presidente cinese dal tempio della politica di Pechino appare sempre più in contrasto con la spiegazione ufficiale fornita dall’agenzia Xinhua di un malore da cui l’anziano leader si sarebbe in seguito ripreso.

I cinesi, però, non hanno visto l’uscita di scena di Hu Jintao: la cerimonia di chiusura del Congresso non è stata trasmessa in Cina, e le immagini dell’ex presidente cinese che lascia l’aula della Grande Sala del Popolo, su piazza Tiananmen, sono state riprese solo dalle telecamere dei media stranieri presenti all’evento.

Alcuni dettagli in più sulla ricostruzione di quegli attimi sono emersi martedì scorso, quando l’emittente televisiva di Singapore, Channel News Asia, ha diffuso un altro video degli eventi che hanno preceduto l’allontanamento di Hu Jintao, ma sulla sorte del 79enne ex presidente cinese – malato o epurato in una prova di forza schiacciante dell’attuale presidente cinese – permangono dubbi, speculazioni e interpretazioni divergenti.

In ogni caso si è trattato di un “episodio sorprendente”, secondo Victor Shih: una “drammatica interruzione del Congresso”, ha detto lo studioso della University of California di San Diego al New York Times, descrivendo quanto accaduto come qualcosa che non si vedeva neppure ai tempi di Mao Zedong, e di cui potremmo non conoscere mai la motivazione.

Il video di quasi tre minuti di Channel News Asia mostra Hu Jintao mentre discute con il numero tre della gerarchia politica di Pechino, Li Zhanshu, leader uscente, seduto accanto a lui. Li prende da Hu alcuni fogli e una cartella rossa, come se volesse nasconderli all’ex leader cinese e, sorridendogli appare rassicurarlo di qualcosa. Intanto, Xi, seduto a fianco di Hu, sull’altro lato, attrae l’attenzione di un assistente, che subito appare da dietro le spalle dell’ex presidente.

C’è un colloquio, mentre la discussione tra Hu e Li Zhanshu prosegue. L’ex leader cinese fa quasi per riprendere la cartella che Li gli ha tolto, ma l’alto dirigente del Pcc la ferma con una mano. Poi c’è l’uscita di scena, con Hu Jintao, sollevato gentilmente dalla sedia da un assistente richiamato in sala, e affiancato da un collega.

Hu, riluttante ad andarsene, cerca di scambiare ancora due parole con Xi, che volta leggermente il capo verso di lui e fa un cenno che sembra di assenso alle sue parole. Infine, mentre si incammina, Hu Jintao tocca la spalla del premier uscente, Li Keqiang, non riconfermato nel Comitato Centrale del partito, e quindi senza voce in capitolo per decidere la nuova classe dirigente del Pcc.

L’uscita di scena e il figlio a un evento ufficiale

L’ingrandimento di una foto circolata nelle scorse ore mostra più da vicino i fogli che Li ha cercato di sottrarre a Hu Jintao: tra questi ci sono quelli relativi alle ultime procedure del Congresso.

Le ipotesi più ricorrenti sembrano essere due: Hu Jintao sarebbe stato insoddisfatto per l’inclusione del nome di Xi Jinping nella Costituzione del partito, unico leader il cui nome si trova nella carta fondamentale del Pcc mentre ancora in vita; la seconda ipotesi è che Hu Jintao avrebbe avuto da ridire sui futuri dirigenti del Politburo del partito, che sarebbero stati resi noti solo all’indomani, al termine della prima assemblea plenaria del nuovo Comitato Centrale.

Da quando è uscito di scena, Hu Jintao non è più stato visto in pubblico, anche se non si può dire con certezza che l’evento altamente irrituale che lo ha visto al centro abbia avuto ripercussioni su di lui, almeno finora: nei giorni scorsi, il figlio di Hu, Hu Haifeng, dirigente politico di livello locale e anch’egli presente alla Grande Sala del Popolo per la chiusura del Congresso, ha presenziato a un evento ufficiale nella provincia orientale dello Zhejiang per diffondere i contenuti del ventesimo Congresso del Pcc.

Il nome di Hu Jintao, intanto, è sparito dai social: nessuna ricerca è possibile su Weibo, la piattaforma di micro-blogging più popolare in Cina, e stesso risultato danno anche le ricerche sul motore di ricerca Baidu e sulla super-app WeChat, mentre alcuni video erano stati postati nei giorni scorsi su Douyin, l’interfaccia cinese di TikTok.

Nessuna menzione dell’anziano leader appare neppure sui media cinesi, ma a sconvolgere gli osservatori della scena politica è, soprattutto, l’apparente indifferenza dei vertici di Pechino – molti dei quali hanno fatto carriera proprio sotto Hu – all’uscita di scena dell’uomo che li aveva promossi anni prima.

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