Contestato il reato di omicidio colposo agli organizzatori della missione del nord del Congo durante il quale l’ambasciatore e il carabiniere Vittorio Iacovacci furono uccisi
di Edoardo Izzo
Il procuratore Francesco Lo Voi e il precuratore aggiunto Sergio Colaiocco contestano a Rocco Leone e Mansour Luguru Rwagaza il reato di omicidio colposo. I due sono gli organizzatori della missione del nord del Paese africano durante il quale i due italiani furono uccisi.
In particolare, per gli inquirenti, come spiegarono in una nota, gli indagati avrebbero “attestato il falso, al fine di ottenere il permesso dagli uffici locali del Dipartimento di sicurezza dell’Onu, indicando nella richiesta di autorizzazione alla missione, al posto dei nominativi dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci, quelli di due dipendenti Pam così da indurre in errore gli uffici in ordine alla reale composizione del convoglio e ciò in quanto non avevano inoltrato la richiesta, come prescritto dai protocolli Onu, almeno 72 ore prima”.
Inoltre i due indagati “avrebbero omesso, in violazione dei protocolli Onu, di informare cinque giorni prima del viaggio, la missione di pace Monusco che è preposta a fornire indicazioni specifiche in materia di sicurezza informando gli organizzatori della missione dei rischi connessi e fornendo indicazioni sulle cautele da adottare (come una scorta armata e veicoli corazzati)”.