L’amara sconfitta dei negazionisti repubblicani in Arizona

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Un altro schiaffo elettorale per i trumpiani: la candidata Kari Lake, ferma sostenitrice della teoria del complotto nelle presidenziali 2020, è stata battuta di misura dalla democratica Katie Hobbs

di Massimo Basile

© Olivier TOURON / AFP

– Kari Lake

 

AGI – Un altro schiaffo elettorale per i Repubblicani e Donald Trump: la candidata negazionista Kari Lake ha perso la corsa a governatore dell’Arizona. Al termine di uno spoglio durato una settimana e caratterizzato da grande equilibrio, ha vinto la Democratica Katie Hobbs.

La Cnn ha dichiarato la vittoria per poco più di ventimila voti di differenza. Per Lake, ex conduttrice televisiva che aveva negato la vittoria di Joe Biden nel 2020, è un duro colpo. Alla vigilia aveva avvertito i giornalisti che lei “sarebbe stata per otto anni l’incubo peggiore” dei media. Otto anni perché aveva dato per certa non solo la vittoria in questa tornata, ma anche nella prossima, per il secondo mandato.

“Non ci saranno sorprese – aveva ribadito poche ore fa – perché ci sarà una vincitrice e quella sarò io“. È possibile che la candidata sconfitta non riconosca neanche questo risultato e chieda il riconteggio dei voti, ma la differenza appare sufficientemente sostanziosa per sperare in un ribaltamento del risultato.

“Prego” ha risposto su Twitter, ironicamente, la rappresentante conservatrice Liz Cheney alla lettera pubblica di scherno che le aveva dedicato Lake, candidata alla carica di governatore dell’Arizona e tra le grandi sconfitte di queste elezioni.

“Ti ringrazio – aveva scritto il 28 ottobre sul suo account Twitter – per il tuo concreto contributo alla mia campagna. Il tuo invito a non votarmi ha prodotto il risultato opposto: le donazioni sono schizzate verso l’alto e il nostro sito web è andato quasi in tilt per quante persone si sono collegate per conoscere il mio programma e unirsi al nostro movimento, Arizona First“. “Il mio team – aveva aggiunto – mi ha comunicato che i tuoi spot dovrebbero portare altri dieci punti al mio vantaggio”.

Lake aveva salutato la fine della legislatura di Cheney, sconfitta alle primarie e isolata dal suo partito dopo aver votato per l’impeachment di Donald Trump, dedicandole un ultimo saluto: “Goditi il tuo forzato ritiro dalla politica. So che l’America starà meglio sapendo che un’altra guerrafondaia è stata buttata fuori”. Liz ha aspettato il risultato delle elezioni per risponderle, dedicandole un “You’re, welcome”, cioè “prego, non c’è di che”.

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