Nei primi sei mesi di quest’anno 43 i casi di violenze sessuali commesse negli istituti scolastici, con un incremento del 54% rispetto all’anno precedente. I ragazzi con meno di 14 anni subiscono anche “l’abuso dei mezzi di correzione” più che nello stesso periodo del 2021. I dati nel report annuale del Servizio analisi criminale del dipartimento di pubblica sicurezza
di Stefano Barricelli
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AGI – Nei primi sei mesi di quest’anno in Italia i reati a danno dei minori sono diminuiti del 10%, da 19.431 a 17.475: fanno eccezione l'”abuso dei mezzi di correzione o di disciplina” che cresce del 3%, la “violenza sessuale” che aumenta del 19% (da 1.838 casi del gennaio-giugno 2021 a 2.196 del gennaio-giugno scorso) e la “violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione” che aumenta del 54% (da 28 casi a 43).

Con riferimento alle vittime, il loro numero complessivo cresce tra il 2020 e il 2021 mentre cala nel primo semestre di quest’anno per la maggioranza dei reati in esame, con l’eccezione di quelli di “abuso dei mezzi di correzione o di disciplina” (+2%), “sottrazione di persone incapaci” (+15%), “violenza sessuale” (+9%) e “violenza sessuale aggravata perché commessa presso istituti di istruzione” (+58%).
Le vittime infraquattordicenni risultano preponderanti in tutti i reati esaminati, tranne che per la “violenza sessuale” e la “violenza sessuale di gruppo”. Quanto agli autori, nel 2021 risulta aumentato del 4% il numero dei denunciati/arrestati (da 37.100 a 38.541), che invece diminuisce del 3% (da 19.856 a 19.258) nel primo semestre 2022: nell’88% dei casi si tratta di uomini e nel 12% di donne, di età per lo più compresa – per entrambi i sessi – tra i 45 e i 64 anni (32%) e tra i 35 e i 44 anni (30%).

Molto inferiori le percentuali nelle altre fasce: 22% per gli autori di età compresa tra i 25 ed i 34 anni; 9% per quella tra i 18 e i 24 anni; 5% per quella al di sopra dei 65 anni; 2% per quella tra i 14 e i 17 anni. Netta la predominanza degli italiani, il 71% rispetto al complesso delle nazionalità straniere (29%).