Fitch conferma rating dell’Italia a ‘BBB’ con outlook stabile

Economia & Finanza

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L’agenzia di rating ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita del Pil per il 2022 al 3,6% alla luce dei dati più forti del previsto. L’ultima previsione di crescita del Pil è del -0,4% nel 2023 e del 2,2% nel 2024

di Giandomenico Serrao

Fitch Rating (Afp)

 

AGI – Fitch ha confermato il rating dell’Italia a ‘BBB’, l’outlook è stabile. Lo rende noto l’agenzia.

Fitch, nella nota, ribadisce i “fondamentali macroeconomici e fiscali deboli” dell’Italia, “in particolare un debito pubblico molto elevato, una posizione fiscale relativamente accomodante dopo la pandemia, un potenziale di crescita economica contenuto e, più recentemente, il contesto di rendimenti più elevati che pesano sul rating dell’Italia”.

Il rating tuttavia “è supportato da un’economia diversificata e ad alto valore aggiunto, dall’appartenenza alla zona euro, da istituzioni solide rispetto alla media “BBB” e da un Pil pro capite che è più del doppio” rispetto ai peers.

Stima Pil Italia -0,4% nel 2023 e +2,2% nel 2024

L’economia italiana si era completamente ripresa dallo shock pandemico nella metà del 2022, quando il livello del Pil aveva superato il picco pre-pandemia.

Lo afferma Fitch in una nota. “L’attuale ripresa è significativamente più forte di quella vissuta dall’Italia nel decennio precedente a seguito della crisi finanziaria globale e di quella del debito della zona euro.

La ripresa è simile a quella della zona euro e alla crescita del Pil negli ultimi due trimestri. Il secondo trimestre del 2022 e il terzo trimestre hanno registrato, rispettivamente, una crescita dell’1,1% e dello 0,5% al di sopra dei tassi di crescita della zona euro.

Fitch ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita del Pil per il 2022 al 3,6% alla luce dei dati più forti del previsto.

Tuttavia, “continuiamo ad attenderci una forte decelerazione a partire dal quarto trimestre 2022, dovuta principalmente allo shock energetico innescato dalla guerra in Ucraina.

I prezzi dell’energia estremamente elevati e volatili costituiscono un grande shock negativo dell’offerta e del reddito per l’economia italiana.

Ciò si riflette in un calo sostanziale in termini di scambi e redditi reali, deterioramento della fiducia delle imprese e delle famiglie, impennata dell’inflazione e debolezza della domanda esterna.

L’ultima previsione di crescita del Pil è del -0,4% nel 2023 e del 2,2% nel 2024″, conclude l’agenzia

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