Il ramo d’ulivo di Re Carlo: Harry e Meghan saranno invitati all’incoronazione

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Nonostante i siluri lanciati contro la Famiglia reale e Buckingham Palace, i duchi di Sussex parteciperanno all’evento

di Nuccia Bianchini

Harry e Meghan

 

AGI – Nonostante i siluri lanciati contro la Famiglia reale e Buckingham Palace, i duchi di Sussex parteciperanno all’incoronazione di Carlo III: la coppia sarà infatti invitata alla cerimonia che tra l’altro cade nel giorno del compleanno del loro primogenito, Archie Mountbatten-Windsor. Se vorranno, dunque, nonostante le gravi accuse lanciate nel documentario su Netflix, potranno partecipare alla cerimonia che si svolgerà il 6 maggio prossimo. “Harry è suo figlio e Sua Maestà lo amerà per sempre. Anche se le cose sono difficili in questo momento, la porta sarà sempre lasciata socchiusa”, ha raccontato una fonte al Daily Mail.

L’incoronazione si terrà nell’Abbazia di Westminster, officiata dall’arcivescovo di Canterbury: re Carlo III sarà incoronato insieme alla regina consorte, Camilla. I Sussex non hanno ancora ricevuto un invito formale, perchè i preparativi sono ancora in corso, ma una fonte a riferito a The Telegraph che “tutti i membri della Famiglia saranno i benvenuti”.

Nelle sei puntate del documentario (le ultime tre delle quali sono andate in onda giovedi’), Harry e Meghan hanno riaperto le ferite della ‘guerra dei Windsor’: hanno rilanciato le accuse di razzismo, raccontato i rapporti difficili del principe con il fratello e il padre, insinuato che i tabloid britannnici siano stati ‘montati’ contro Meghan perchè lei era troppo popolare e dunque metteva in ombra William e Kate; hanno denunciato che c’è “un gioco sporco” alimentato dal Palazzo con la stampa per tenere sempre viva l’attenzione sulla Corona.

Reagire con “dignità” senza lasciarsi coinvolgere

La Famiglia reale non ha reagito, è rimasta finora in silenzio e adesso tende il rampo di ulivo: fonti fatte filtrare alla stampa hanno fatto capire che, almeno in pubblico, non ci sarà alcuna reazione alle accuse, nè la spaccatura si rifletterà sui rapporti con i duchi, che non saranno neanche privati dei titoli (come qualcuno aveva invocato). La linea, ha raccontato una fonte, è reagire con “dignità” senza lasciarsi coinvolgere “in un ciclo senza fine” per cercare di “avere l’ultima parola”. E proprio giovedi’, mentre l’ultima parte del documentario veniva lanciata su scala mondiale, la Famiglia ha dato sfoggio di unità.

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Harry e Carlo nel 2015 

La linea adottata è apparsa evidente al concerto di canti natalizi all’Abbazia di Westminster: tra inchini, candele accese, alberi di Natale innevati, la Famiglia si è mostrata sorridente e impassibile, in prima linea i figli di Kate e William, vestiti esattamente come i genitori, perfetti nel loro ruolo già scritto nel cuore dell’istituzione. E se il pubblico, affascinato dalla soap opera, sperava in una rappresaglia, del tipo ‘dente per dente’ è rimasto deluso: per quanto magari provati nel privato, in pubblico i membri della Famiglia reale non lasciano trasparire nulla e vanno avanti come se non sia successo nulla.

In fondo è proprio la denuncia di Harry, che la Famiglia abbia una doppia faccia, quella riservata al pubblico, e quella vera, fatta di coltelli e veleni.

Le memorie di Harry

“Ho dovuto fare pace con il fatto che probabilmente non avremo mai una vera assunzione di responsabilità o delle vere scuse”, ha sostenuto ancora il principe. “Io e mia moglie andiamo avanti. Siamo concentrati su cio’ che verrà dopo”. Quello che non è chiaro è che cosa verrà dopo: il 10 gennaio, uscirà il libro di memorie di Harry, 416 pagine dal titolo provocatorio, Spare. Il ghostwriter ha già scritto molto sulle relazioni difficili padre-figlio: è JR Moehringer.

Lo scrittore – che ha 57 anni e vive in California – è uno degli autori di maggior successo nel suo genere. Il suo primo successo ‘The Tender Bar’, il suo libro di memorie, e il racconto del matrimonio infelice dei suoi genitori, con un padre assente e che a volte picchiava la madre. Ma il suo lavoro più noto e di successo come ghostwriter è stato l’autobiografia di Andre Agassi, ‘Open’. E’ lui dunque che ha fatto il ritratto di Emmanuel Agassi, il padre-padrone che aveva attaccato una pallina da tennis sulla culla di Andre, l’uomo che ha sacrificato quattro figli in nome del successo (e solo con il quarto figlio, Andre, gli è riuscita l’impresa di creare il campione) e che prese un martello e butto’ il figlio in un fiume quando Andre, ancora adolescente, ottenne solo il secondo posto in un torneo. ‘Open’ non risparmia nulla.

Resta da capire quanto ‘Spare’ sarà imbarazzante per la famiglia reale. Harry ha già raccontato (o lasciato intuire) molto di sè: della sua infanzia difficile, con un padre affettivamente distante e una madre amatissima, ma persa in tenera età; dei problemi avuti con l’alcool e la cannabis; della relazione con il fratello, prima quasi simbiotica, poi più fredda e distante; di come si sia ritrovato con Meghan, ma con lei abbia sofferto gli atteggiamenti razzisti di alcuni membri della sua famiglia; di come sia rimasto molto ferito dal non poter indossare l’uniforme militare al funerale della regina. Ma ci potrebbero essere altre sorprese. Pare che abbia chiesto alcune modifiche all’ultimo minuto, temendo che avrebbero creato attrito alla luce della morte della nonna.

Pare che a Palazzo nessuno l’abbia letto ma i cortigiani sono decisi a “occuparsene quando arriverà”. Gli amici del Re ribadiscono che Harry è “molto amato” e che avrà una porta “sempre aperta“. Ecco perchè i Sussex saranno invitati all’incoronazione. “Se scelgono di partecipare, dipende da loro”, ha detto una fonte.

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