Il Governo del Pianeta

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L’opinionista Renata Rusca Zargar interviene sul terribile caso di Saman, la quale fu brutalmente uccisa nella notte tra il 30 aprile e il 1 maggio 2021. Larga parte dell’opinione pubblica, per capire, attende il verdetto del processo che inizierà il 10 febbraio. Ci potrà comunque mai essere vera giustizia per la povera ragazza, il cui cadavere è stato rinvenuto lo scorso 20 novembre, in un casolare diroccato a Novellara? Tutto lascia scorgere i tratti di un dramma familiare consumatosi in un grosso edificio, a circa 300 metri dalla casa in cui la vittima viveva con i genitori, Shabbar Abbas (arrestato il 15 novembre in Pakistan) e Nazia, entrambi incriminati dell’omicidio assieme allo zio Danish Hasnain e ai cugini Nomanulhaq Nomanulhaq e Ikram Ijaz, attualmente in carcere a Reggio Emilia.  

Dopo aver rifiutato un matrimonio combinato, una lite coi genitori? Saman voleva i documenti, preparava la fuga, con il fidanzato, un 21enne pakistano, anche lui residente in Italia, ma non in Emilia, che aveva conosciuto la 18enne sui social? Sono a questo punto domande le cui risposte non sono affatto scontate e soprattutto vanno a toccare aspetti non solo giudiziari ma anche etici, nella misura in cui nessuna Nemesi pare giungere dal mondo e pare altrettanto possibile fare appello a nessuna Nemesi per reagire a quanto dal mondo giunge.

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Il Governo del Pianeta

Seguo con profondo dispiacere la storia di Saman, che pure è solo una delle tante donne uccise nel silenzio perché si sono rifiutate di aderire all’imperativo familiare.

Donne che nessuno cercherà mai e per le quali nessuno sarà mai punito.

Nella vicenda di Saman, quello che mi rende più triste è la figura della mamma: mi pare impossibile che abbia caldeggiato, come afferma l’accusa, e accettato la morte della propria figlia, quella che si era staccata un giorno dal suo ventre ma che era stata parte del suo stesso corpo, carne della sua carne.

Non capisco come abbia potuto non salvarla e non fuggire insieme a lei da quell’associazione a delinquere della loro famiglia.

Sappiamo che i figli non assecondano tutto ciò che vorrebbero i genitori perché imparano a pensare con la propria testa. Eppure, di solito, non vengono uccisi anche perché, se le generazioni non avessero avuto pensieri diversi dalle precedenti, non sarebbe mai esistito il progresso.

Oggi, nei tempi moderni, immaginare un matrimonio combinato fa semplicemente orrore. Andare a vivere, mangiare, dormire, fare sesso, con una persona che non si è scelta, che non si conosce, per la quale non si provano sentimenti che aiutino a superare le difficoltà della convivenza, è una punizione enorme sia per il maschio che per la femmina… Può essere che l’uomo sia contento di sfogare semplicemente i suoi istinti di animale, visto che non può fare altrimenti, ma è ben triste cosa.

Una volta, forse, il matrimonio combinato poteva essere una difesa affinché i figli non finissero con cattive persone, specialmente in società di tipo tribale.

D’altra parte, siamo stati tutti nelle grotte nella preistoria e andava bene così, era una protezione. Poi abbiamo progredito.

Infine, Saman si era fidanzata con un Pakistano come lei, non si voleva allontanare troppo dalla sua cultura di origine. Perché, in fondo, non si abbandona mai completamente la propria cultura natale.

Eppure, ai genitori non è andato bene neppure così.

Ora sento che il Pakistan gioca a rimpiattino per non consegnare alla giustizia italiana gli assassini.

Mi verrebbe da pensare che, in fondo, in quel paese diano ragione ai carnefici e non vogliano cederli perché riconoscono giusta l’uccisione.

Ho imparato, però, che gli Stati non seguono nulla di ciò che potrebbe essere giusto o ingiusto, perseguono solo interessi di potere ed economici ed è là che bisogna indagare per capire se l’Italia è abbastanza conveniente per ottenere l’estradizione.

D’altra parte, se il Qatar, uno stato che rispetta i diritti umani ancora meno del Pakistan (ma è infinitamente più ricco), ha ottenuto di ospitare i mondiali di calcio ed è stato pure giustificato e difeso (per denaro) da persone belle, ricche, colte, famose, libere, europee, cosa possiamo chiedere a questi genitori pakistani tribali e ignoranti?

Non c’è umanità né moralità né credenza religiosa.

Qui, sul nostro Pianeta, governa solo il demonio.

Renata Rusca Zargar

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