Quasi la metà dei reclusi rientrano nella fascia dei “giovani adulti” e più della metà sono stranieri. Poche le donne, appena 10. Ma ogni giorno passano per un istituto di pena 381 ragazzi
di Stefano Barricelli
Sono dati del ministero della Giustizia, comprendenti anche i cosiddetti “giovani adulti” – ragazzi tra i 18 e i 24 anni compiuti – la cui presenza negli istituti per minori “ha assunto nel tempo un’importanza crescente”. Il maggior numero di detenuti (50) è ospite di Nisida; 45 si trovano sia a Bologna che a Roma, 42 a Milano, 37 ad Airola (Benevento), 35 a Torino e 29 a Catania.
Gli ingressi sono stati 1.459 dall’1 gennaio, 381,6 le presenze medie giornaliere. Dei 2.121 reati complessivamente contestati quest’anno ai detenuti negli istituti per minorenni, la stragrande maggioranza (il 61,2%) riguarda reati contro il patrimonio (in particolare, furti, rapine, estorsioni e ricettazione); a seguire i reati contro la persona (il 18,9%, per lo più lesioni volontarie) e quelli contro l’incolumità pubblica (7,3%).
Frequenti anche le violazioni delle disposizioni in materia di sostanze stupefacenti. Sempre al 15 dicembre scorso, 21 minorenni erano presenti nelle comunita’ ministeriali e 908 in quelle private: complessivamente, risultano in carico agli uffici di servizio sociale per i minorenni (Issm) 14.221 ragazzi.