Il premier negli ‘appunti di Giorgia’ sui social: “Dimostreremo che non siamo la repubblica delle banane. Siamo tutti sulla stessa barca, non ci autoflagelliamo e remiamo nella stessa direzione”
AGI – “L’unica cosa che spero è che con i primi provvedimenti di questo governo siamo riusciti a trasferire un po’ di ottimismo, di fiducia nelle istituzioni, in una politica, in un governo che non hanno padroni, che non guardano in faccia a nessuno. Che fanno semplicemente quello che è giusto fare, quello che va fatto. Come, spesso, non è accaduto in passato”. Giorgia Meloni ha pubblicato su Facebook un nuovo appuntamento degli ‘Appunti di Giorgia’ in cui ha toccato diversi temi.
“Siamo abituati – annota – a flagellarci, a dirci che niente va bene, che non ci sono grandi speranze per questa nazione, poi ci si guarda intorno e si vede che negli ultimi tre mesi l’economia italiana è andata meglio di quella tedesca, di quella francese, di quella spagnola. Banalmente perchè non ci manca niente che non siano ottimismo e coraggio, credere che ciascuno puo’ fare la differenza, che siamo tutti sulla stessa barca ed è importante – sottolinea Meloni – che remiamo tutti nella stessa direzione. E quando lo facciamo – assicura – l’esempio arriverà soprattuto da chi ha maggiori responsabilità”.
“È anche l’augurio che faccio per il nuovo anno, che sia un anno di vittorie, di ripresa, costruito dall’orgoglio e dall’ottimismo degli italiani e dalla capacità – torna a ribadire il presidente del Consiglio – della guida degli italiani di essere di buon esempio su questo orgoglio e ottimismo”.
“Ci sono grandi riforme da fare: fisco, burocrazia, giustizia, presidenzialismo. Siamo già al lavoro su tutte queste materie, perchè non perderemo un giorno del tempo che abbiamo”, ha spiegato nel suo nuovo format social. “Nelle prime settimane del nuovo anno ci occuperemo più generalmente di altre materie che riguardano la sicurezza, continuiamo a difendere il principio di legalità e a difendere l’idea di uno Stato che non è una ‘repubblica delle banane, uno Stato in cui invece tutti devono rispettare le regole, chiare, e dove il governo interviene quando non vengono rispettate”.
“Abbiamo varato in Consiglio dei ministri un decreto che riguarda soprattutto la vicenda delle Ong e che ha come obiettivo il rispetto del diritto internazionale, che non prevede che ci sia qualcuno che puo’ fare il traghetto in mare, e fare la spola con gli scafisti per trasferire gente da una nazione all’altra”, ha sottolineato ancora il premier italiano.