Otto anni fa la strage di Charlie Hebdo, Parigi piombò nel terrore

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Il 7 gennaio del 2015 due uomini armati di kalashnikov e incappucciati aprirono il fuoco nella sede parigina del settimanale satirico: il bilancio finale fu di 12 vittime e di 11 feriti Nel novembre di quello stesso anno l’attacco al Bataclan

di Francesca Venturi

   Charlie Hebdo un anno dopo (Afp)

 

AGI – Sono le 11 e 30 del 7 gennaio di 8 anni fa quando due uomini armati di kalashnikov, vestiti di nero e incappucciati arrivano alla sede parigina del settimanale satirico Charlie Hebdo, nel decimo arrondissement. Riescono a entrare costringendo, sotto la minaccia delle armi, una disegnatrice in arrivo a digitare il codice per aprire la porta. Salgono nella redazione e aprono il fuoco seminando panico, sangue e morte. Il bilancio finale sarà di 12 vittime, fra le quali 4 famosi vignettisti (il direttore Charb, Wolinski, Cabu e Tignous) e di 11 feriti.

Fuggendo, i terroristi, che nel frattempo si sono dichiarati affiliati di Al-Qaeda e hanno urlato “Allah-u-Akbar”, colpiscono a morte anche un addetto alla sicurezza del giornale, che è protetto a causa delle minacce ricevute per aver pubblicato le vignette satiriche sull’Islam. Una volta saliti sull’auto, una Citroen C3 nera, sparano al primo mezzo della polizia che sta giungendo sul posto, uccidendo un altro agente. Il presidente Francois Hollande parla alla nazione e proclama un giorno di lutto nazionale; ma due giorni dopo un terzo terrorista colpisce ancora, prendendo in ostaggio i clienti di un ipermercato Kosher.

Uccide 4 persone e ne ferisce gravemente altre 4, tutte di religione ebraica, ma viene ucciso dalle forze dell’ordine. E’ Amedy Coulibaly e il suo attentato è dichiaratamente di natura antisemita; anche se in questo caso l’attentatore è affiliato allo Stato islamico, i legami con l’attacco alla sede del giornale satirico sono certi. Lo stesso giorno, il 9 gennaio, i terroristi di Charlie Hebdo, i due fratelli Kouachi, vengono individuati e uccisi in un blitz. Pochi giorni dopo, il 12, a Parigi un’imponente manifestazione con in testa i leader di tutto il mondo vede sfilare centinaia di migliaia di persone in solidarietà con il giornale, con la Francia e contro il terrorismo.

Nel novembre di quello stesso 2015, la capitale francese sarà teatro del piu’ sanguinoso attacco terroristico della storia di Francia, l’attacco al Bataclan e alle terrazze dei bar del 10/mo arrondissement, che provocherà 130 vittime.

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