Plutocrazia, progresso scientifico e disumanizzazione

Arte, Cultura & Società

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L’uomo occidentale, soprattutto negli ultimi secoli, ha sempre guardato al progresso tecnico-scientifico in modo fideistico, vedendo in esso la soluzione ad ogni problema e addirittura  vi ha visto la conquista della felicità come se l’uomo fosse solo fisicità limitata e non spirito anelante all’infinito. A tal proposito tornano in mente i profetici versi della Ginestra di Leopardi con i quali il grande poeta critica il pensiero positivo dell’epoca: “Dipinte in queste rive, son dell’umana gente, le magnifiche sorti e progressive… del  ritornar ti vanti, e procedere il chiami”. Questi versi sembrano descrivere perfettamente l’atteggiamento di acritica fede che ancora oggi il XXI secolo, il nuovo millennio, ha nei confronti di questo pseudo progresso che non guarda più al fine della sua azione cioè all’uomo, ma allo sviluppo in sé. Si sta affermando in questi ultimi anni una sorta di scientismo che, dimentico dell’insegnamento galileiano per cui la scienza si fonda sulle ”sensate esperienze e le certe dimostrazioni”, tende a dipingere la scienza stessa come onnisciente. Perdere di vista il fine ultimo della scienza significa disumanizzarla, annullare l’etica che da sempre regola il corretto agire dell’uomo, per cui tutto è possibile tutto diventa lecito nel civilissimo occidente, anche la legalizzazione del suicidio di un adolescente in perfetta salute. I bambini malati, anche al di sotto dei dodici anni, in  Olanda possono essere soppressi per non farli soffrire! L’utero di una donna può essere affittato da una coppia omosessuale che egoisticamente pretende un figlio a suon di quattrini; una madre può portare avanti la gravidanza per la figlia. Vi è poi la promozione acritica dell’aborto a tutte le età, come se la vita non fosse più un valore in sé. Di questi accadimenti, aberrazioni scientifiche e legislative, si potrebbe scrivere all’infinito. La bioetica in questi ultimi anni è stata bistrattata se non annullata e separata dalla ricerca scientifica, la quale sembra guardare più che al bene dell’uomo agli interessi economici dei grandi gruppi mondialisti da cui dipende. Inoltre, nonostante gli sviluppi scientifici, l’accesso alle cure per i cittadini viene ridotto sempre di più, solo chi ha i soldi vi può accedere! Si sta assistendo ad una generale disumanizzazione della società tutta, che sembra essere in parte voluta dal mondo politico, pronto a promuovere in nome di pseudo libertà leggi contro la dignità umana, in parte dai grandi gruppi economici e finanziari  internazionali, che tra l’altro favoriscono la dissoluzione di ogni legame familiare e generazionale. Infatti  in questa nuova società post moderna si propongono, tramite i mass media, nuovi modelli culturali e comportamentali che promuovono e favoriscono  l’acceso individualismo e la competizione che inevitabilmente tendono ad isolare l’individuo; la stessa famiglia che da sempre è il luogo dell’unione, della solidarietà e dell’affetto incondizionato è presa di mira,  bersagliata, insultata e colpevolizzata. Ma poiché la famiglia è l’ambiente dove coesistono armonicamente più generazioni, la sua disgregazione è inevitabilmente la disgregazione della stessa società; così, grazie ai nuovi stereotipi, viene promossa un’ assurda separazione anche ideologica tra le generazioni per cui gli adolescenti attaccano genitori o nonni  chiamandoli, secondo i canoni dettati dalla moderna esterofilia, boomer, mentre è prassi che gli anziani debbano essere sempre più emarginati ed allontanati dalla famiglia e se malati, la residenza protetta risolve ogni problema e disturbo. Insomma la solidarietà tra le generazione e la guida morale ed esperienziale dell’anziano è venuta meno, a tutto a discapito di quella socialità e condivisione che rende l’uomo umano. Fermarsi e riflettere è un problema che questa società non vedente, non pensante ed incapace di intendere e di volere non si pone, tutti presi a costruire il vuoto ed a rincorrere la futilità dell’esistenza, promossa da un sistema economico ammaliante, gestito da menti povere accecate dal denaro, che mai si chiederanno quanto male stanno facendo all’umanità e per cosa, considerato l’esito finale uguale per tutti.

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