Renzi sfida Meloni: “State con Nordio o con Donzelli”?

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L’ex premier chiede al governo se sta dalla parte del “garantismo” del ministro o con il “giustizialismo forcaiolo” del vicepresidente del Copasir e del sottosegretario Dalmastro

di Bruno Alberti

© Francesco Fotia/ AGF – Matteo Renzi

 

AGI – “Ha ragione chi chiama in causa la presidente del Consiglio. Con noi il giochino di dire ‘siete deboli’ non funziona”. Matteo Renzi plana sulla chiusura del suo breve intervento, dopo l’informativa del guardasigilli al Senato, e lascia partire la stoccata verso Palazzo Chigi. Il leader Iv saluta, tutto sommato, il fatto che il caso Cospito, le polemiche su Donzelli e Delmastro pongano “finalmente, un caso politico” e ribalta sulla maggioranza, ma su FdI soprattutto, proprio quella scelta di campo evocata in Aula a Montecitorio da Giovanni Donzelli.

“Noi siamo per il 41 bis. Non pensiamo che ci si possa sostituire a un magistrato in nome di un ricatto. Siamo dalla parte della legalità, dalla parte della giustizia e allora – incalza – vi chiediamo se c’è o no un contrasto tra l’idea liberale di una destra che sulla giustizia ha una visione garantista, che non vuol dire buonista, e chi invece ne ha una giustizialista, cresciuta nella visione forcaiola espressa ieri”. “Volete avere una visione dello Stato moderno, con una giustizia liberale, o pensate di rincorrere il giustizialismo forcaiolo di Donzelli e del sottosegretario? A voi la scelta. Noi – scandisce Renzi – stiamo dalla parte del ministro, della Costituzione e della giustizia”.

“Fino a oggi la presidente Meloni, molto abile, molto, è stata brava nel fare capire che eventuali difficoltà interne alla sua maggioranza derivavano dai propri alleati, e su questo ha avuto buon gioco a lamentarsi talvolta della Lega, talvolta di FI. È il legittimo gioco delle parti che abbiamo fatto tutti. È la politica”, dice allora Renzi che tende a mettere un cuneo nelle dinamiche della maggioranza facendo osservare che “stavolta il problema è un altro: tra il ministro della Giustizia, un galantuomo, liberale, eletto con FdI, e due colonne di FdI, che dicono esattamente il contrario di quello che il ministro ha detto sino a oggi”.

“C’è un punto politico che vorrei che il Parlamento affrontasse, anziché inseguire costantemente le discussioni del day by day. Via la discussione sul singolo detenuto che tocca ai magistrati. Volete fare la discussione sul 41 bis? Ci siamo e siamo anche per la legislazione speciale, altro che fandonie sulle trattative. Alla luce di questo però – riprende Renzi – voi della maggioranza abbiate il coraggio di dire che questo tema prima o poi dovrete scioglierlo”.

“Perché – aggiunge ancora – o si sta dalla parte del garantismo o si continua a fare ciò che quello stesso sottosegretario che ha passato gli atti in modo a dire poco maldestro ha fatto in questi primi cento giorni: costantemente il controcanto a Nordio”.

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