Tocco magico e leggiadria: Ivan Bessonov

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‘Io sono me stesso soltanto nella musica. La musica basta a una vita intera, ma una vita intera non basta alla musica’
Sono parole del grande musicista russo Sergej Rachmaninov (1873-1943) del quale il giovane connazionale Ivan Bessonov ha fatto rivivere sabato 4 marzo scorso (Teatro Sperimentale di Pesaro) alcune delle innumerevoli opere: Variazioni su un tema di Corelli, op. 42, Romanza “lilla” (trascrizione dell’autore) Preludi op. 23, n. 10, op. 32, n. 5, op. 23 n. 5).
La seconda parte del concerto (inserito nella stagione musicale gestita dall’Ente Concerti di Pesaro) è stata dedicata al musicista polacco Fryderyk Chopin (1810-1849), del quale Ivan ha presentato le quattro Ballate (op.23, 38, 47, 52) di stile eminentemente romantico, dove si possono tuttavia individuare alcune comuni particolarità formali (taglio tripartito, frase larga nel mezzo, ecc.)
La bellezza dei quattro poemi non sta tanto nella forma, secondo me, quanto nello straordinario e personale linguaggio, nel cantare appassionato, in quella specie di malia che rende impossibile ascoltarli senza che la fantasia riceva irresistibili impulsi a farsi parallela creatrice di sogni.
Con Largo al factotum dal Barbiere di Siviliglia di Rossini (trascr. Grigory Ginzburg) Ivan pensava di aver terminato l’esibizione.

Pensava, appunto, perché il suo tocco magico, la sua presenza scenica e- non ultimo -la sua bellezza, hanno letteralmente catturato il pubblico presente in sala.
Almeno 5-6 i bis richiesti e concessi, cosa che non vedevo da molti anni (anche l’ultima volta, ricordo, il musicista in scena era russo).

Elegante in un completo scuro, chioma color biondo cenere, carnagione lattea ed occhi cerulei (come illustrano le foto di scena), Ivan è considerato (non si fa fatica a capire perché) la stella futura del pianoforte.

Figlio della violinista Maria Bessonova e del compositore ed ingegnere del suono Alexey Grigoriev, ha iniziato a studiare lo strumento a sei anni presso la Scuola Centrale di Musica del Conservatorio di Mosca dove aveva come docente il famoso Valery Pyasetsky. (i suoi due fratelli minori, Daniil e Nikita, con i quali si esibisce spesso in trio, vi hanno studiato violino).
Nel 2015 ha scritto la sua prima colonna sonora cinematografica.
Appena sedicenne, si è esibito nel suo Paese in importanti sale (Teatro Mariinsky di San Pietroburgo) e ha partecipato all’estero a numerosi festival internazionali, collaborando con l’Orchestra Sinfonica di Stato della Repubblica del Tatarstan e con l’Orchestra Sinfonica della Cappella Accademica Statale di San Pietroburgo.
L’elenco dei premi già vinti lascia senza parole:
• 2015: Grand Prix al F. Chopin International Youth Competition (San Pietroburgo)
• 2016: Concorso Internazionale intitolato a A. Rubinstein (San Pietroburgo)
• 2016: Concorso del governo di San Pietroburgo “Giovani talenti”
• 2016 :Concorso International Grand Piano Competition, Mosca (premio del pubblico)
• 2017 :Concorso Internazionale Astana Piano Passion (Astana)
• 2018 :Premio Eurovision Young Musicians (Edimburgo)
• 2019 :Bravo National Prize nomination “Discovery of the Year”
• 2021: Russian National Music Award “Victoria” (Discovery of the Year in Classical Music)
• 2022: Concorso Internazionale Rachmaninov per Pianisti, Compositori e Direttori d’orchestra.

Ne sentiremo parlare presto.

Paola Cecchini

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