Fallimento SVB, il Tesoro corre ai ripari

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Le autorità statunitensi annunciano una serie di misure per evitare contraccolpi al sistema bancario. Intanto chiude la Signature Bank, 21esima banca per raccolta depositi. In una nota il presidente Usa Joe Biden ha giurato di ritenere “pienamente responsabili” gli artefici del fallimento della Silicon Valley Bank

di Andrea Cauti

©  AFP – Silicon Valley Bank

AGI – Le autorità statunitensi hanno annunciato una serie di misure per rassicurare privati e aziende sulla solidità del sistema bancario americano e garantiranno in particolare il ritiro di tutti i depositi della banca in fallimento Silicon Valley Bank (SVB). Oltre alla SVB, consentiranno l’accesso a tutti i depositi di un’altra banca, la Signature Bank, che è stata chiusa dal regolatore, con grande sorpresa di tutti, secondo un comunicato stampa. La Federal Reserve (Fed) – la banca centrale degli Stati Uniti – si è inoltre impegnata a prestare i fondi necessari alle altre banche che ne hanno bisogno per soddisfare le richieste di prelievo dei loro clienti.

Queste misure sono state adottate congiuntamente dal Segretario al Tesoro Janet Yellen, dalla Fed e dalla Deposit Insurance Corporation (FDIC), dopo essersi consultati con il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden, si legge nel comunicato. L’intero pacchetto riflette le turbolenze che minacciano il sistema bancario statunitense, messo in crisi dall’aggressiva stretta monetaria della Fed.

L’aumento dei tassi ha messo sotto pressione le banche, che spesso prestano a lungo termine ma prendono a prestito a breve termine, con i tassi a breve termine attualmente ben al di sopra di quelli a lungo termine. Inoltre, ha spinto i clienti a investire il proprio denaro in prodotti finanziari che pagano interessi migliori rispetto ai conti correnti e ha scosso il settore tecnologico, affamato di liquidità. L’ondata di prelievi che ne è seguita ha causato il fallimento di tre banche questa settimana: SVB, Signature Bank e anche Silvergate Bank, più piccola ma nota per i suoi stretti legami con la comunità delle criptovalute.

La Signature Bank di New York è la 21esima banca più grande degli Stati Uniti, con attività stimate dalla Fed a 110 miliardi di dollari alla fine del 2022 e 88 miliardi di dollari di depositi. Il suo fallimento è il terzo nella storia degli Stati Uniti, dopo quello della SVB e della Washington Mutual, avvenuto nel 2008. “Oggi stiamo intraprendendo un’azione decisiva per proteggere l’economia statunitense rafforzando la fiducia nel nostro sistema bancario”, hanno dichiarato la Fed, il Tesoro e la FDIC.

Il presidente Usa Joe Biden ha giurato di ritenere “pienamente responsabili” gli artefici del fallimento della Silicon Valley Bank e di un secondo istituto finanziario, la Signature Bank, cercando di rassicurare gli americani sulla sicurezza dei loro depositi.

“Sono fermamente impegnato a ritenere i responsabili di questo disastro pienamente responsabili e a continuare i nostri sforzi per rafforzare la supervisione e la regolamentazione delle banche più grandi, in modo da non trovarci di nuovo in questa situazione”, ha dichiarato Biden in un comunicato.

“Il popolo americano e le imprese americane possono avere fiducia che i loro depositi bancari saranno disponibili quando ne avranno bisogno”, ha aggiunto il Presidente, in un commento pubblicato anche su Twitter.

 

 

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