Il Bari torna sulla terra. Sconfitta a Terni meritata

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Foto SSC Bari

La Ternana non vinceva da gennaio e Partipilo non segnava da novembre. Eravamo in pensiero come mai, ancora, il Bari non fosse riuscito a risolvere qualche crisi agli avversari. E oggi il Bari ha dato il meglio di se’ in tal senso. Ci sta, comunque, può capitare perdere a Terni. E’ che ci piace, in certi casi, mettere un pizzico di ironia per stemperare il momento. Fatto sta che, ironia o non ironia, il Bari è tornato a risolvere una doppia crisi come ai vecchi tempi.

Un ritorno sulla terra, dunque, per i biancorossi che ricevono in Umbria un ceffone, si spera, terapeutico che faccia loro capire che non sono giocatori messi su per vincere il campionato ma, quanto meno, per raggiungere i playoff, e sotto questo punto di vista il Bari sta rispettando le aspettative che ad inizio torneo dovevano essere quelle di una salvezza tranquilla, ma siccome l’appetito vien mangiando, con merito, si è trovato lassù dove, forse, fa troppo freddo per i giocatori abituati forse a temperature più calde o tiepide dal momento che non ne ha azzeccata una con le big o quanto meno con le avversarie da centro classifica in su perché con quelle in giù, guarda caso, le ha fatte tutte sue pur senza sbalordire. Ed un motivo ci sarà.

Fisiologica la sconfitta quando si tira la corda troppo da sette gare, è inevitabile che qualche rischio si corra. Si è vero, oggi mancava Maiello e la sua assenza si è sfatta sentire, con Maita spostato al centro la squadra ha perso qualcosa sulle mezzali, Maita non è Maiello, Benedetti ha tirato la corda e anche lui mostra qualche affanno. Anche Botta oggi ha dimostrato di non essere più lui ormai da tempo.

Il sospetto è che senza Folorunsho si faccia difficoltà nel costruire gioco, nello sfoderare qualche idea dal centrocampo in su, non si riesce più a mettere in condizione qualcuno di arrivare in porta anche se, sempre per onestà intellettuale, occorre dire che senza di lui il Bari ha vinto quattro gare e pareggiata una, ma la sensazione è quella che abbia stentato e che abbia vinto, fin qui, senza particolari meriti.

Cheddira ha giocato da solo contro tutti, i marcatori ormai lo conoscono bene, lui continua a perdere palloni tra i piedi, non punta più l’avversario, gli scatti ormai sono un lontano ricordo, quelle rare occasioni da gol le sbaglia pure: da solo non può fare molto. La verità è che il Bari non lo sta mettendo in condizione di esprimere le sue qualità e qui entro in gioco Folorunsho. La squadra è meno pericolosa da diverse gare, ha segnato poco, ha raccolto molto di più di quanto avrebbe meritato, diciamolo pure. Col Venezia ha raccolto più di quanto fosse lecito, col Frosinone così così, una vittoria ad Ascoli stentata, anche a Brescia non ha convinto del tutto, il calcio ha una logica, non sempre può andare bene e oggi è andata male.

Schiedler decisamente scadente, ormai il suo score è questo, basta ad attenderlo, non c’è più tempo, questo è il suo valore, spirito di sacrificio si, d’accordo, ma gli errori sono tanti e soprattutto i gol non si vedono, però non sappiamo se facendo giocare altri sarebbe cambiata la situazione. Certo Antenucci ha dimostrato di essere l’unico ad aver avuto le idee più chiare, ma non possiamo sapere cosa ne sarebbe stato del Bari con lui dall’inizio. Esposito dopo un avvio interessante è sparito, e Cheddira non può segnare solo e sempre lui.

La sosta viene a pennello, bisogna cercare di recuperare Folorunsho perché senza di lui la squadra perde molto in termini di quantità.

Questa è una squadra che sta facendo tanto, che sta andando oltre le sue possibilità, è una squadra costruita non per vincere il campionato e più in fretta ne si prende atto meglio è per tutti. Ci piacerebbe rivedere il Bari delle ripartenze, quello che ha fatto tremare tutte le difese ma per adesso è solo un lontano ricordo.

Ora siamo al quarto posto a cinque punti dalla quinta (il Pisa) dopo una sconfitta di misura, non rotonda, con una Ternana che ha approfittato solo dell’unica disattenzione della difesa, mica ha preso a pallonate il Bari che ha mostrato i suoi noti limiti nel non essere stato capace di pareggiare, risultato assolutamente alla sua portata. Accettiamo, dunque, la sconfitta e speriamo che la sosta porti consiglio a tutti, sarebbe un peccato fare i preliminari di playoff.

Dopo aver visto all’opera il Genoa, però, occorre essere realisti e sinceri: i grifoni sono nettamente più forti del Bari e meritano, al momento, il secondo posto e forse anche la promozione diretta, sia per le prestazioni sia per la sua qualità, ma il Bari deve continuare a sperare anche perché occorre dire che nulla è perduto soprattutto alla luce della gara di Marassi a fine campionato, fatto sta che si continua a vedere un grande Genoa ed un Bari che stenta, perché anche questa è la verità e a volte essere realisti serve a non spiccare voli pindarici. Che ci si accontenti del terzo o del quarto posto per adesso, obiettivo alla portata. In attesa della gara di Genova.

Massimo Longo

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