Atlantismo e atlantizzazione

Attualità & Cronaca

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Due termini tanto simili che, però, hanno un significato e un peso storico completamente differente.

Difatti l’atlantizzazione affonda le sue radici nel XVI secolo, quando, inseguito alla scoperta e alla conquista del continente Americano, si diffuse la tratta degli schiavi. Quest’ ultima prevedeva il commercio “triangolare”, che coinvolgeva nello scambio di merci tre continenti: l’Europa, l’America e l’Africa. Questi traffici atlantici caratterizzarono il periodo storico che va dal cinquecento al ottocento. Si assiste, dunque, al trasferimento dei vari traffici dal Mediterraneo all’Atlantico e pertanto anche l’Italia che fino a quel momento ricopriva un ruolo cardine da ora in poi, a causa della sua posizione geografica, ricoprirà un ruolo subalterno nei commerci.

L’atlantizzazione poi con il passar del tempo non si limiterà più ad essere un accordo prettamente economico ma nel periodo della Guerra Fredda, quando gli Stati Uniti e i paesi dell’Europa occidentale cercavano di creare un fronte unito contro l’Unione Sovietica e i suoi alleati comunisti. Dopo la caduta del muro di Berlino nel 1989 e il crollo dell’Unione Sovietica nel 1991, l’atlantizzazione ha acquisito una nuova rilevanza. Molti paesi dell’Europa orientale e dell’ex blocco sovietico hanno cercato di aderire sia alla NATO che all’Unione Europea, in un processo noto come “allargamento atlantico”. Questo processo ha portato ad una maggiore integrazione economica, politica e culturale tra i paesi atlantici, contribuendo a rafforzare la stabilità e la prosperità nella regione. Negli ultimi anni, l’atlantizzazione è stata influenzata anche dalla globalizzazione e dalla crescente interdipendenza tra le nazioni. Questo accordo si convertì inseguito in ciò che noi conosciamo come atlantismo. L’atlantismo ha avuto origine dopo la Seconda Guerra Mondiale, quando gli Stati Uniti e i paesi europei occidentali hanno stretto legami più stretti per affrontare le sfide comuni e promuovere la pace e la prosperità nella regione atlantica. Questa cooperazione ha portato alla creazione di istituzioni come la NATO (Organizzazione del Trattato dell’Atlantico del Nord) e l’Unione Europea, che hanno svolto un ruolo cruciale nel mantenere la stabilità e la sicurezza nella regione. L’atlantismo si basa su valori condivisi come la democrazia, i diritti umani, lo Stato di diritto e l’economia di mercato. Promuove inoltre la liberalizzazione degli scambi commerciali e degli investimenti, favorendo la crescita economica e lo sviluppo sostenibile.

Tuttavia, l’atlantismo si trova di fronte a diverse sfide nel contesto geopolitico attuale. Il crescente nazionalismo e il protezionismo economico in alcune aree del mondo stanno mettendo in discussione i principi di cooperazione transatlantica e la nuova sfida è appena cominciata.

La storia impone la trasformazione e la crescita e tutto e tutti restiamo comunque parte integrante di questo gioco.

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