Il settore medico in Svizzera dipende da specialisti che si sono diplomati all’estero

Ambiente, Natura & Salute

Di

Amsi e UMEM; Ricerca #Deserti_sanitari_Europei. 

Il fatto che la Svizzera dipende molto dai medici stranieri è una ricchezza o una debolezza, è una apertura o una chiusura ?
Nel 2022 si contavano sul suolo elvetico 40.000 medici in attività, in aumento del 2% (+780 persone) rispetto al 2021. Una crescita dovuta principalmente all’incremento del numero di dottoresse, la cui percentuale è passata dal 37,5% nel 2012 al 45,7% lo scorso anno.  Tra le professioniste e i professionisti attivi sul territorio elvetico, il 39,5% ha ottenuto il diploma all’estero. Complici le condizioni salariali che in Svizzera sono più vantaggiose rispetto ad altri Paesi, delle 15.783 persone che lavorano nella Confederazione, solo la percentuale di chi ha conseguito la laurea in Germania (il 38,6%) è superiore a quella di chi l’ha ottenuta in Italia (23%). Seguono l’Austria con il 10,2%, la Francia con il 7,6%, la Grecia con il 4,3%. Gli altri Paesi, rappresentano il 26,3%.
A livello globale, la Svizzera si trova al secondo posto della classifica di Stati che maggiormente dipendono dall’estero per coprire il proprio fabbisogno di dottori e dottoresse. Il primato è detenuto da Israele, con il 57,8%. Seguono la Svizzera (39,5%), l’Inghilterra (31,9%) e la Svezia (29,4%). Le donne rappresentano dal canto loro una presenza sempre più marcata, anche se per una perfetta parità c’è ancora un po’ di strada da fare: le professioniste sono il 43,6% contro il 56,4% di colleghi uomini. A livello di responsabilità, più si sale sulla scala gerarchica, più i posti sono ricoperti da uomini. Una tendenza che sta lentamente cambiando.  In Francia così come in Italia o Germania, moltissimi infermieri preferiscono venire a lavorare in Svizzera, sottostando a condizioni contrattuali migliori di quelle che avrebbero in patria.
 
“Continua la nostra ricerca sui #deserti_sanitari_europei in Italia ,Europa e nel mondo. Ecco le statistiche in svizzera che confermano che alcuni paesi sono più avanti nella programmazione e prevenzione del fenomeno carenza medici e infermieri che sono ormai mondiali ,in questi anni e da più di 15 anni denunciamo la carenza di medici specialisti e infermieri in Italia e nel mondo ,i deserti sanitari europei causando direttamente ed indirettamente deserti sanitari nei paesi poveri ,in Africa ,paesi arabi ,India ,Asia ,Sud America ,Pakistan visto che i loro professionisti della sanità locali cercano soluzioni migliori e con salari più alti. Urge una soluzione Globale come la questione dell’immigrazione e no a soluzioni fai da te e momentanei ,urgono soluzioni mondiali e collettive altrimenti i paesi ricchi assorbono tutti i professionisti della sanità dei paesi poveri, a parte i paesi che non programmano nessuna soluzione da 15 anni e anzi penalizzano gli investimenti in sanità.” 
Cosi dichiara Foad Aodi , Presidente Amsi (associazione medici di origine straniera in Italia ) e UMEM( Unione medica euromediterranea) e membro Commissione Salute Globale Fnomceo e annuncia le nostre statistiche in Europa ci sono più di 650 mila medici di origine straniera di cui 150 mila mobili durante per loro attività professionale. 

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