Per le imprese tedesche siamo ancora in inverno pieno

Economia & Finanza

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La Germania è in grave difficoltà energetica, scarseggia il carburante ma il governo tedesco fa di tutto per non renderlo pubblico. Ricorre ad un escamotage, il “razionamento tecnico”, vengono favoriti i distretti industriali, le medio grandi città, a discapito delle aree rurali e piccole città o aree a bassa densità di popolazione.

In Germania, nonostante il BND vigili sulla popolazione ed è pronta ad intervenire per sedare eventuali sommosse, il tam tam corre tra i meno beneficiati dalle scelte scellerate del governo che ha diviso la popolazione in classe, chi può ricevere il carburante e chi no.

La carenza di carburante sta avendo pesanti ricadute anche su elettricità, trasporti su rotaia e gomma, sui servizi postali e sulle telecomunicazioni.
Per la Germania prospetto un quadro estremamente cupo, per non dire apocalittico. Ma mi spingo anche oltre, per gli alleati occidentali della Germania, non andrà sicuramente meglio.

Prevedo la fine ingloriosa dell’Europa.
Dopo il de profundis della Deutsche Bank, altre banche per restare in piedi stanno aprendo i cordoni dei prestiti, mutui e finanziamenti. Sarà il colpo finale per l’economia tedesca. Assisteremo al default delle imprese, impossibilitate ad onorare il prestito acceso presso le banche.
I prezzi del gas continueranno a salire tracimando le famiglie e imprese in difficoltà. A breve l’aumento imposto dall’Ucraina sulle royalty per il passaggio delle condutture del gas, strozzeranno l’economia tedesca.
La Germania, con le politiche perverse degli ambientalisti che hanno imposto la distruzione delle infrastrutture energetiche, per anticipare l’Agenda Green 2025, sarà il paese più bastonato dell’occidente.
Il programma di energia “verde”, tra l’altro, viene portato avanti praticamente in tutti i Paesi occidentali. E se avrà successo, come sembra, tutti i Paesi occidentali si troveranno ad affrontare la stessa crisi della Germania e tutti continueranno a dare la colpa alla Russia, ovviamente.

La Germania continua a spingere per vietare tutte le importazioni di petrolio russo, anche se ha bisogno di quel petrolio per sopravvivere. Debbo pensare che chi guida la Germania e l’Occidente, sia un giostraio appassionato dell’autoscontro.

Sebbene la Germania abbia spinto per un divieto generale sulle importazioni di petrolio russo, il Paese dipende fortemente dal gas naturale proveniente dalla Russia. Se la Russia dovesse tagliare ulteriormente la fornitura del gas, per l’economia tedesca sarà un danno devastante.

Uno scenario fosco per la sopravvivenza della stessa Germania.

La ricetta tedesca per far fronte al problema, consiste nell’implorare i consumatori e le industrie ad usare meno gas, il che non è certo un piano praticabile.

È questo che al governo pressato dagli ambientalisti radicali e dai russofobi, vogliono, eppure ci sarebbero soluzioni più topiche e risolutive. Come l’espansione delle infrastrutture tedesche per i combustibili fossili e l’annullamento delle sue politiche anti-Russia, che stanno affamando il popolo tedesco.

Purtroppo, nelle scelte del governo si ravvede molta ipocrisia, si penalizzano le piccole imprese a cui non viene concesso l’aiuto di Stato per la mancata fornitura del gas russo, mentre si permette ai grandi gruppi industriali di trattare direttamente il prezzo del gas con le società russe. Un doppio standard che sta uccidendo le PMI, polmone vibrante dell’economia dei piccoli distretti industriali.

Molte piccole aziende non hanno la forza di andare avanti, neppure con la manodopera ridotta all’osso. I prezzi dell’energia sono lievitati così tanto, che è impossibile rimanere sul mercato. Il lavoro si è trasformato da Indeterminato a determinato, o ancora peggio in precario. Le famiglie operaie stanno vivendo il disagio sulla loro pelle, diventa difficoltoso poter pagare la retta della mensa scolastica, pagare l’affitto, il mutuo, acquistare il cibo, fare fronte alle bollette energetiche.

Piuttosto che distribuire alla popolazione vademecum su come risparmiare, le autorità tedesche, dovrebbero riportare gli errori commessi dal governo tedesco ostaggio del partito dei Verdi.

Maurizio Compagnone
Analista
Foto di mohamed_hassan da Pixabay

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