Dalla mezzanotte scatterà l’ora legale. Lo ha deciso il governo di Najib Miqati per risolvere la questione di due fusi orari diversi, nati da un contrasto tra i cristiani maroniti e i musulmani in periodo di Ramadan
di Cecilia Scaldaferri
AGI – Grande è la confusione sotto il cielo libanese, tanto che il governo ad interim di Najib Miqati è dovuto intervenire per dirimere una questione fondamentale: che ora è? Il Paese si è trovato accidentalmente ad avere due fusi orari, in una situazione di incertezza che ha spinto l’esecutivo a rivedere la sua posizione iniziale, decretando che stanotte, a mezzanotte, scatterà l’ora legale.
Tutto è nato la settimana scorsa con la decisione a sorpresa delle autorità di Beirut di far slittare il passaggio all’ora legale di un mese, invece che adottarla lo scorso fine settimana come tutto il resto d’Europa. L’iniziativa ha suscitato la reazione dei cristiani maroniti che l’hanno prontamente respinta, così come alcune emittenti, scuole, aziende e persino diversi politici. Alla base, c’era la volontà di venire incontro ai musulmani che “digiunano durante il Ramadan”, non certo quella di innescare “risposte settarie”, ha spiegato il premier.
Tuttavia, di fronte alla situazione paradossale della popolazione spaccata su due orari diversi – si è arrivati al caso di una catena di palestre a Beirut che seguivano orari diversi a seconda si trovassero in una zona musulmana o cristiana – Miqati è corso ai ripari e ha deciso di adottare l’ora legale da stanotte.