Usa dichiara guerra alla nuova droga ‘captagon’

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Il piano, che segue un vero e proprio ‘Captagon act’ siglato del presidente Biden, ha incluso la diffusione di una lista di narcotrafficanti siriani da colpire per bloccare l’export della potente anfetamina

© JOSEPH EID / AFP

AGI – Il governo americano del presidente Joe Biden dichiara guerra alla produzione e all’export del captagon, la potente anfetamina divenuta negli anni una risorsa economica essenziale per il regime siriano di Bashar Al Assad. Secondo gli Stati Uniti la Siria è il Paese leader nella produzione di questa devastante droga, mentre il Libano è fondamentale per lo smistamento e la vendita.

AGI – La Casa Bianca ha diffuso una lista di nomi da sanzionare per colpire il mercato del captagon, attraverso il cosiddetto Cesar Act, un decreto che consente di sanzionare direttamente persone fisiche, giuridiche, società o aziende che fanno affari con il governo siriano. Una delle persone già finite sotto i colpi delle sanzioni americane è stato Khalid Qaddour, uomo d’affari siriano già socio di Maher al Assad, fratello del presidente siriano e capo della quarta divisione dell’esercito siriano.

Qaddour avrebbe garantito le risorse per la quarta divisione dell’esercito proprio attraverso le entrate garantite dal captagon. Altro personaggio nella lista degli Usa è Samer Kamal al-Assad, cugino del presidente siriano che sarebbe a capo dello smistamento dei carichi di captagon attraverso il porto di Latakya, una roccaforte del regime siriano. A far parte del business anche gli Hezbollah libanesi, vicini a Damasco e attivi sia a Latakya che nella regione di confine di Qalamoun, al confine tra Siria e Libano dove sorvegliano un grande punto di produzione di captagon.

Nella lista nera della Casa Bianca figurano i siriani Wassim Badi al-Assad, cugino del presidente siriano e responsabile del contrabbando di captagon e di altre droghe nella regione e Imad Abu Zureik, capo di milizie paramilitari che controllano la vendita e punti di produzione di captagon in diverse province. Non mancano però libanesi come il trafficante di armi Noah Zaitar e Hassan Muhammed Daqqou, denominato dai media mediorentali “il re del captagon”, famoso per aver spedito carichi di droga nel sud est asiatico.

Daqqou controlla due società registrate nella valle libanese della Bekaa, entrambe nel mirino per il riciclaggio di denaro proveniente dalla vendita di captagon. Tutti nomi cui gli Usa hanno ufficialmente annunciato una guerra senza quartiere. Il Cesar Act è lo strumento designato per tagliare risorse e strozzare il regime siriano di Assad, rendendogli impossibile finanziare la ricostruzione delle aree sotto il proprio controllo e non sono mancate le polemiche tra repubblicani e democratici sullo scarso uso che di questo strumento avrebbe fatto fino ad ora l’amministrazione Biden.

Lo scorso dicembre lo stesso Joe Biden aveva siglato un decreto sulla difesa in cui era contenuto il ‘captagon act’. Quest’ultimo richiede all’amministrazone Usa di utilizzare tutti gli strumenti a disposizione per “negare, depotenziare, smantellare la produzione e il traffico di narcotici legata al regime siriano e al presidente siriano Assad“. Dopo le ultime polemiche Biden ha dichiarato che il governo Usa è ora pronto a passare all’azione e la lista delle sanzioni e di nomi resa nota dalla Casa Bianca è il primo passo della lotta al narcotraffico di Assad.

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