Migranti: Lampedusa al collasso

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La Nave Diciotti ha raggiunto un peschereccio partito dalla Cirenaica con 400 persone a bordo segnalato da Alarm Phone. Le condizioni del mare sono particolarmente difficili. Altri 800 su un altro peschereccio nello Ionio soccorso dalla nave Peluso: 150 sono stati già trasbordati su motovedette. Foti (FdI): “Così non si può andare avanti, la Ue batta un colpo”

di Giuseppe Marinaro

© Fortunato Serranò/ AGF – Fortunato Serranò

AGI – Sbarchi e soccorsi nel Mediterraneo. Sono circa 1.700 i migranti approdati a Lampedusa in 48 ore, con l’hotspot al collasso con circa 1.600 persone, quattro volte la capienza. Molteplici i salvataggi svolti in questi giorni di festività dalla Guardia costiera che sta operando in diversi scenari, a largo di Lampedusa e nel mar Ionio, a sud est della Sicilia. Da venerdì a oggi, circa duemila sono le persone tratte in salvo.

A questi si aggiungono, rende noto la Guardia costiera, gli interventi, coordinati dal Centro nazionale del soccorso marittimo a favore di un peschereccio con circa 800 migranti a bordo, intercettati a oltre 120 miglia a Sud-Est di Siracusa, in acque Sar italiane. Un salvataggio reso complesso dal sovraccarico di migranti a bordo; a coordinare le operazioni in mare è Nave Peluso con il supporto di tre motovedette Sar classe 300 della Guardia costiera e l’assistenza di una nave mercantile presente in zona.

Circa 400, invece, i migranti presenti a bordo di un secondo peschereccio, segnalato anche da Alarm Phone e intercettato da nave Diciotti, attualmente in area Sar italiana a circa 170 miglia a Sud-Est di Capo Passero, a largo della Calabria ionica. Sul posto due unità mercantili in assistenza. A supporto delle operazioni di ricerca e soccorso in mare di questi giorni anche mezzi aerei Guardia Costiera e Frontex.

Decine di sbarchi in pochi giorni

E nuovi approdi a Lampedusa. Giunti nella notte 36 persone, tra cui 8 donne e un minore. Il gruppo è stato soccorso da una motovedetta della Guardia costiera che ha agganciato il barchino di sette metri lasciandolo alla deriva. Ai soccorritori hanno riferito di essere originari di Burkina Faso, Costa d’Avorio, Gambia e Guinea. Nelle ore precedenti ci sono stati 26 sbarchi per un totale di 974 persone. Il giorno prima erano stati 17 gli approdi con 679 migranti.

All’hotspot di contrada Imbriacola, all’alba, c’erano 1.883 ospiti, a fronte dei poco meno 400 posti disponibili. La prefettura ha disposto il trasferimento di 244 persone imbarcate sul traghetto di linea Galaxy verso Porto Empedocle. Si muove anche la procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un’inchiesta sul naufragio in acque maltesi in seguito al quale sono stati recuperati due cadaveri e che, secondo quanto riferito dai superstiti, avrebbe provocato 18 dispersi.

L’ennesima tragedia del mare è avvenuta nel cuore del Mediterraneo. I 22 naufraghi sopravvissuti, fra i quali 9 donne, sono stati soccorsi dalla nave ‘Nadir’ della ong tedesca ‘Resqship’ che ha recuperato anche i cadaveri di due uomini. Il procuratore reggente di Agrigento, Salvatore Vella, ha aperto un fascicolo, a carico di ignoti, per le ipotesi di reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e morte quale conseguenza di altro reato. I sopravvissuti, nelle prossime ore, saranno ascoltati dagli agenti della Squadra mobile. Secondo le prime ricostruzioni, la barca in ferro di 7 metri sulla quale viaggiavano i migranti era partita da Sfax, in Tunisia.

Foti: “Atteggiamento di Malta urticante”

“L’atteggiamento di Malta inizia a diventare urticante. Non è possibile che sistematicamente faccia finta di non vedere e non intervenga mai” per soccorrere i migranti nel Mediterraneo. Così Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, al Tg4. “O l’Europa batte un colpo o l’Italia dovrà batterlo da sola utilizzando la Marina Militare, perché così – ha concluso – è evidente che non si può andare avanti”.

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