Messner: “In Trentino ci sono tanti turisti e troppi orsi”

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Intervista dell’AGI al famoso alpinista dell’Alto Adige considerato il ‘Re degli Ottomila’. “C’è il problema dell’odio tra animalisti e contadini mentre il politico guarda solo i voti, per questo la montagna non viene seguita dalla politica”. A suo giudizio, dimezzare la popolazione di orsi è un buon passo ma serve un legge che permetta al sindaco di abbattere gli esemplari problematici

di ,Marco Marangoni

 

© ROLF VENNENBERND / DPA / DPA PICTURE-ALLIANCE VIA AFP
– Reinhold Messner

AGI –  “Il turismo è raddoppiato rispetto al passato e causa il problema degli orsi ma anche dei lupi ne risentirà: il turista ha paura dell’orso come ha paura il contadino nel mandare il figlio di dieci anni al pascolo a guardare se le capre o le pecore stanno bene”.

Lo ha detto nel corso di un’intervista con l’AGI, Reinhold Messner, il famoso alpinista dell’Alto Adige considerato il ‘Re degli Ottomila’. Messner, 78 anni, primo uomo ad aver raggiunto senza l’uso di ossigeno le vette delle quattordici montagne sopra gli 8.000 metri, interviene in merito all’aggressione mortale da parte di un orso bruno.
Messner punta il dito contro gli ambientalisti che hanno ostacolato la politica a prendere provvedimenti già in passato.
“Il nostro habitat non è più fatto per ospitare così tanti orsi. I contadini di montagna non possono più sopportare orsi e lupi perché causano danni enormi anche a livello emozionale” aggiunge l’alpinista altoatesino che tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 è stato europarlamentare dei Verdi.

“I contadini a 1500 metri, gratuitamente, salvaguardano il paesaggio e i boschi. Se un contadino al mattino si ritrova una trentina di pecore semivive per lui è un forte disagio affettivo. Io rispetto il valore del lupo e dell’orso ma questi contadini 120 anni fa hanno estinto il lupo e l’orso. Ricordiamoci che la pecora è un animale amato e l’orso un animale selvatico”.
Parlando di una risoluzione della problematica, Messner dice, “adesso i presidenti dell’Alto Adige, Bellunese e ovviamente Trentino devono andare a Bruxelles e Roma perché le leggi devono essere cambiare, in Trentino gli orsi sono effettivamente troppi”. Secondo il ‘Re degli Ottomila’, nel dire che “la responsabilità di quanto accaduto non è dei governatori di Bolzano e Trento ma della politica che a Roma ha bloccato le leggi”, aggiunge, “anche i contadini hanno diritto di sopravvivere”.

“Non dimentichiamoci che il problema esiste da tempo, due anni fa due orsi hanno attraversato la superstrada Meb-Bo (arteria che collega Merano-Bolzano, ndr) – ricorda Messner –. Se si incontrano orsi di notte c’è a rischio la vita dell’uomo. Bisogna diminuire gli orsi magari trasferirli in Siberia, in Russia, nell’est del Tibet, dove gli spazi sono enormi ma purtroppo è molto costoso”.

L’alpinista altoatesino ha incontrato l’orso sia in Siberia che in Tibet.
Nel Trentino occidentale, in particolare sulle pendici del selvaggio monte Peller che portano sia in Val di Sole e Val di Non, ci sono tra 100 e 110 plantigradi e l’85% è censito.
“C’è il problema dell’odio tra animalisti e contadini mentre il politico guarda solo i voti, per questo la montagna non viene seguita dalla politica – dice Reinhold Messner –.  Ora dopo aver difeso gli orsi gli animalisti devono capire che gli orsi, come i lupi, sono animali predatori. Abbattere qualche animale problematico si può, dimezzare la popolazione di orsi è un buon passo ma serve un legge che permetta al sindaco di abbattere gli esemplari problematici”.

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