Il razzo di Elon Musk esplode in volo. Ma lui: “È un successo”

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Starship di SpaceX è decollato, la capsula dell’astronave doveva separarsi dal razzo tre minuti dopo l’inizio del volo, ma la separazione non è avvenuta

di Gianluca Zeccardo

AGI – Starship, la nave spaziale di SpaceX destinata alla Luna e a Marte, è esplosa quattro minuti dopo il decollo, avvenuto con successo da Starbase, lo spazioporto privato dell’azienda aerospaziale di Elon Musk a Boca Chica, in Texas.

Il primo test senza equipaggio

La navicella era al suo primo test di volo senza equipaggio con il lanciatore Super Heavy, il più grande razzo mai costruito, lungo 120 metri e in grado di ospitare a bordo cento persone e altrettante tonnellate di cargo. Il razzo si è autodistrutto, hanno spiegato ai media Usa diversi esperti: era dotato di un sistema di autodistruzione che si attiva nel caso in cui qualcosa non vada come previsto, hanno spiegato.
Ma Musk, che ha ricevuto anche le congratulazioni della Nasa, considera questo test un successo in vista del prossimo, che avverrà “in pochi mesi”. Prima del lancio, il miliardario fondatore dell’azienda aveva abbassato le aspettative, avvertendo che potrebbero essere necessari diversi tentativi prima che il volo di prova riesca con successo pieno. La navicella non è riuscita ad entrare in orbita e a compiere un giro del mondo, prima di schiantarsi nell’Oceano Pacifico, vicino alle Hawaii.

Tuttavia, spiega il New York Times, il lancio ha consentito di raggiungere una serie di traguardi importanti: il razzo ha volato per quattro minuti e si è allontanato dalla piattaforma di lancio prima di iniziare a precipitare

Il breve volo ha prodotto comunque numerosi nuovi dati che aiuteranno gli ingegneri a capire come si è comportato il veicolo. “Se otteniamo qualsiasi informazione che ci consenta di migliorare il design delle prossime Starship, allora è un successo”, ha aveva anticipato Musk durante una discussione audio con gli utenti di Twitter sul volo di prova.

Il conto alla rovescia

Il conto alla rovescia è proseguito senza intoppi per tutta la mattinata fino all’ultimo mezzo minuto, quando è stato interrotto per alcuni minuti problemi tecnici. I dipendenti del quartier generale di SpaceX. Alle 15.33 ora italiana, i 33 motori del Super Heavy si sono accesi in un’enorme nuvola di fuoco, fumo e polvere, e l’astronave si è alzata lentamente verso l’alto. Circa un minuto dopo, il razzo ha attraversato un periodo di massima pressione aerodinamica, uno dei momenti cruciali per il lancio di qualsiasi razzo. Ma la separazione dal primo stadio del lanciatore non è avvenuta e la navicella ha cominciato a ruotare disordinatamente e il sistema automatico ha distrutto il razzo.
Musk si è congratulato con il team di SpaceX su Twitter. “Ho imparato molto per il prossimo lancio di prova, che avverrà in pochi mesi”, ha scritto. Anche Bill Nelson, l’amministratore della Nasa, si è congratulato. “Ogni grande risultato nel corso della storia ha richiesto un certo livello di rischio calcolato, perché con un grande rischio arriva una grande ricompensa”, ha twittato. Il lancio ha almeno evitato un esito peggiore, l’esplosione sulla rampa di lancio, che avrebbe richiesto lavori di riparazione più lunghi ed estesi.

Gli interrogativi

Ora bisogna capire cosa è andato storto e il parziale fallimento solleva comunque interrogativi sui tempi che SpaceX impiegherà per preparare un’astronave che serva come lander lunare per gli astronauti della missione Artemis III della Nasa, che deve atterrare vicino al Polo Sud della Luna. Quella missione richiederebbe una serie di lanci riusciti di Starship in un breve periodo di tempo. SpaceX ha comunque già dimostrato di saper imparare in fretta dai suoi errori.

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