Una memoria condivisa impossibile

Arte, Cultura & Società

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“Non è possibile una memoria condivisa tra RSI e Resistenza, perché la guerra civile ha diviso il popolo italiano, bisogna tuttavia trovare una condivisione su valori più generali”. Queste parole riflettono la difficoltà che l’Italia ha nel conciliare la sua memoria storica condivisa con la complessa realtà della Seconda Guerra Mondiale e della guerra civile che l’ha seguita. È un tema che richiede una riflessione pacata e ponderata, senza la quale non sarà possibile avanzare verso una vera e propria riconciliazione.

La verità è che la guerra civile ha diviso il popolo italiano, ed è difficile immaginare una memoria condivisa tra i partigiani della Resistenza e coloro che si schierarono con la Repubblica Sociale Italiana, ed è stata la Storia a rendere conto della correttezza delle scelte. Tuttavia, ci sono valori più generali su cui possiamo trovare un accordo: la pace, la giustizia, la libertà e la democrazia. Sono valori che oggi rappresentano la base della nostra convivenza civile, e che devono essere messi al centro di ogni discussione su questa delicata materia.

Inoltre, è importante sottolineare come l’antifascismo debba rimanere una categoria storica, propria di coloro che all’epoca si opposero al regime. Non può diventare un termine usato per additare quanti la pensano diversamente, anche in modo non condivisibile o detestabile, su temi di attualità. Sarebbe un uso strumentale di una parola che ha una precisa valenza storica, e che andrebbe rispettata in quanto tale.

D’altro canto, è altrettanto importante sottolineare che determinate opinioni che, a mio avviso, vengono non appropriatamente definite “fascismi” devono essere rifiutate. Sono ideologie che si oppongono ai valori fondamentali della nostra società, e che non possono trovare spazio in essa. Tuttavia, dobbiamo anche riconoscere la differenza tra le opinioni politiche lecite diverse dalle nostre e quelle che invece rappresentano una vera minaccia alla nostra democrazia.

In definitiva, la memoria condivisa tra RSI e Resistenza rappresenta una sfida impossibile per l’Italia. Ma se saremo capaci di trovare un terreno comune sui valori fondamentali della nostra società, potremo avanzare verso una vera e propria riconciliazione. Non dobbiamo mai dimenticare la storia del nostro Paese, ma dobbiamo imparare a guardarla con occhi diversi, quelli della tolleranza e della comprensione reciproca.

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