Commedia Politica: Renzi  e Calenda si scontrano sul Palcoscenico

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Il confronto tra Renzi e Calenda rivive le somiglianze della Commedia dell’Arte, ma sarà solo un gioco di maschere?

 Come in un carnevale, si è ieri conclusa la riunione dei gruppi parlamentari di Azione e Italia Viva al Senato. Una frattura definitiva sembra per ora scongiurata e si guarda a una lista comune per le Europee. Tutto è finito dopo un lungo confronto, con un documento unitario e con il proposito di avviare un percorso per provare a costruire una lista unitaria in vista delle prossime elezioni europee. Alla riunione hanno partecipato i leader di entrambi i partiti: Carlo Calenda e Matteo Renzi.

 Nella trama intricata della politica italiana, sembra tuttavia che la Commedia dell’Arte abbia trovato il suo palcoscenico ideale. I protagonisti principali, Renzi e Calenda, si muovono come Arlecchino e Pulcinella, le celebri maschere della tradizione italiana. Ma cosa li rende così simili alle loro controparti teatrali?

 Renzi, il moderno Arlecchino, con il suo fervore e la sua astuzia politica, sembra essere sempre alla ricerca di nuove tattiche per ottenere il potere. Come il suo omonimo bergamasco, Renzi è il servo arguto, ma anche capace di frodare e raggirare gli altri per raggiungere i suoi obiettivi. La sua carriera politica, dall’inizio nel Partito Popolare Italiano fino alla leadership del Partito Democratico, è stata caratterizzata da una fame inesauribile di successo e visibilità.

 Dall’altra parte, Calenda si erge come Pulcinella, rappresentando di facciata la plebe napoletana e il popolo più semplice. Con un sorriso sul volto, nonostante i problemi che affronta, Calenda incarna strumentalmente la figura umile che occupa l’ultimo posto nella scala sociale. Tuttavia, come la maschera originale, è conscio delle sue difficoltà e riesce sempre a superarle con un’audacia che sorprende.

 Il vertice tra Renzi e Calenda, come una scena della Commedia dell’Arte, ha portato a un documento unitario. Ma sarà solo un altro gioco di maschere? Come nel carnevale, dove le maschere tradizionali italiane rischiano di essere soppiantate da quelle mostruose di Halloween, anche la politica sembra voler abbandonare la sua identità. L’accordo tra Renzi e Calenda potrebbe essere solo una temporanea tregua, un’illusione di unità nel contesto delle elezioni europee.

 La politica italiana, come la Commedia dell’Arte, è un intricato labirinto di intrighi e giochi di potere. Ma forse, come le maschere tradizionali che custodiscono la propria storia gelosamente, è importante che i protagonisti mantengano la propria identità e autenticità. Sebbene possano sembrare simili ad Arlecchino e Pulcinella, Renzi e Calenda devono ricordare che il loro ruolo è quello di servire il popolo e risolvere i problemi reali della nazione, anziché cercare solo il proprio successo personale. Solo mantenendo la fedeltà alla propria maschera e abbandonando gli inganni e le frodi, potranno sperare di ricostruire la fiducia del pubblico e preservare l’integrità del sistema politico italiano. La politica non dovrebbe essere solo un palcoscenico di facciate e false promesse, ma un impegno sincero per il bene comune. Solo allora potremo assistere a una vera rinascita della politica italiana, libera dagli artifici e rispecchiante il vero spirito della Commedia dell’Arte.

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